VoceDiItalia
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Lo sviluppo dell'epatite B è un fenomeno molto pericoloso che si trasmette attraverso il contatto con sangue infetto. In Italia, a causa della vaccinazione contro l’epatite B viene ridotto notevolmente il rischio di contrarre questa grave malattia.
Negli Stati Uniti è stata decisa la revoca della raccomandazione che prevede la somministrazione della prima dose di anti-epatite B subito dopo la nascita. Ciò significa che alcuni esperti hanno criticato questa decisione, sostenendo che potrebbe creare confusione e timori inutili riguardo al vaccino.
A livello nazionale, il ministero della Salute ha stabilito come obbligatoria la vaccinazione contro l'epatite B per tutti i neonati, anche se non tutte le donne gravide sono state sottoposte a test per verificare di essere portatrici del virus.
Il ciclo vaccinale prevede tre somministrazioni nel primo anno di vita. Questo ciclo è stato stabilito dopo la vaccinazione contro l'epatite B, che previene anche la difterite, la poliomielite, il tetano, la pertosse e le infezioni invasive da Haemophilus influenzae B.
Il presidente della Società italiana di neonatologia (SIN) Massimo Agosti ha sottolineato che la prima dose si somministra entro le prime 24-48 ore di vita per i neonati le cui madri sono positive all'anticorpo dell'epatite B o che non hanno fatto gli esami per verificarlo.
Negli Stati Uniti è stata decisa la revoca della raccomandazione che prevede la somministrazione della prima dose di anti-epatite B subito dopo la nascita. Ciò significa che alcuni esperti hanno criticato questa decisione, sostenendo che potrebbe creare confusione e timori inutili riguardo al vaccino.
A livello nazionale, il ministero della Salute ha stabilito come obbligatoria la vaccinazione contro l'epatite B per tutti i neonati, anche se non tutte le donne gravide sono state sottoposte a test per verificare di essere portatrici del virus.
Il ciclo vaccinale prevede tre somministrazioni nel primo anno di vita. Questo ciclo è stato stabilito dopo la vaccinazione contro l'epatite B, che previene anche la difterite, la poliomielite, il tetano, la pertosse e le infezioni invasive da Haemophilus influenzae B.
Il presidente della Società italiana di neonatologia (SIN) Massimo Agosti ha sottolineato che la prima dose si somministra entro le prime 24-48 ore di vita per i neonati le cui madri sono positive all'anticorpo dell'epatite B o che non hanno fatto gli esami per verificarlo.