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I detenuti, musica come strumento di riscatto. In un'esperienza che ha catturato i riflettori della società: «Note di libertà», la serata di domenica 10 novembre al Teatro Martinitt di Milano con la Fondazione Antonio Carlo Monzino e l’Associazione Milano Musica.
La musica, spesso considerata come un semplice strumento di emozioni, può essere anche una chiave per l'inclusione sociale e la riabilitazione. Il caso della band «Freedom Sounds», formazione composta da detenuti della II Casa di Reclusione Milano Bollate grazie al progetto Musica in Carcere. Questa band ha perfettionato il proprio percorso musicale con un programma continuativo di laboratori musicali collettivi.
In quest'esperienza, i detenuti hanno la possibilità di esprimersi attraverso la musica e di creare qualcosa di nuovo e originale. La musica diventa un mezzo per superare le barriere che li separano dalla società esterna e per costruire una nuova identità.
La serata sarà presentata dalla conduttrice radiofonica Rai e artista Alma Manera, con la partecipazione anche del giovane cantante Blu, nome d’arte di Nicolò Barbini. Il gruppo torinese Eugenio in Via di Gioia sarà anche presente al concerto-evento.
Ovviamente non ci sarà solo musica, Filippo La Mantia, chef palermitano e ospite dell'evento, porterà sul palco la testimonianza sul periodo passato in carcere per un tragico errore giudiziario e su come la cucina sia stata la sua àncora e poi lo strumento di riscatto e successo personale.
Il progetto «Musica in Carcere» è stato lanciato quindici anni fa dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino e dall'Associazione Milano Musica, con l'obiettivo di promuovere la musica come strumento di crescita e espressione per i detenuti.
La musica, spesso considerata come un semplice strumento di emozioni, può essere anche una chiave per l'inclusione sociale e la riabilitazione. Il caso della band «Freedom Sounds», formazione composta da detenuti della II Casa di Reclusione Milano Bollate grazie al progetto Musica in Carcere. Questa band ha perfettionato il proprio percorso musicale con un programma continuativo di laboratori musicali collettivi.
In quest'esperienza, i detenuti hanno la possibilità di esprimersi attraverso la musica e di creare qualcosa di nuovo e originale. La musica diventa un mezzo per superare le barriere che li separano dalla società esterna e per costruire una nuova identità.
La serata sarà presentata dalla conduttrice radiofonica Rai e artista Alma Manera, con la partecipazione anche del giovane cantante Blu, nome d’arte di Nicolò Barbini. Il gruppo torinese Eugenio in Via di Gioia sarà anche presente al concerto-evento.
Ovviamente non ci sarà solo musica, Filippo La Mantia, chef palermitano e ospite dell'evento, porterà sul palco la testimonianza sul periodo passato in carcere per un tragico errore giudiziario e su come la cucina sia stata la sua àncora e poi lo strumento di riscatto e successo personale.
Il progetto «Musica in Carcere» è stato lanciato quindici anni fa dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino e dall'Associazione Milano Musica, con l'obiettivo di promuovere la musica come strumento di crescita e espressione per i detenuti.