Come vendere i libri e guadagnarci: i segreti del mercato editoriale spiegati dal libraio dell’anno

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Per vendere i libri e guadagnare in Italia è fondamentale distinguere tra librerie indipendenti, in franchising e catene. Come racconta Vittorio Graziani, il libraio dell'anno 2025, le librerie indipendenti sono "noi", che decidiamo quali libri comprare per quanto esporli. Le catene, invece, hanno un sistema centralizzato di acquisti.

Il mercato libro italiano è un sistema complesso con una grande concentrazione di editori, librerie e distributori. Molte catene sono contemporaneamente editori, distributori, promotori e librerie, come ad esempio Mondadori, Giunti e Feltrinelli. Ubik ne ha 160 punti vendita affiliati.

Vittorio Graziani racconta che quando ha vinto il Nobel László Krasznahorkai, tre minuti dopo aver sentito la notizia, chiamava l'agente di Bompiani, che era del gruppo Giunti, e faceva ordini per 25 copie di "Satantago", 25 di "Melanconia della resistenza" e solo 5 degli altri libri dell'autore. A un mese dalla vittoria, aveva ricevuto solo cinque copie degli altri libri.

La distorsione del mercato libro è anche dovuta al sistema economico che chiamiamo "sell out". I librai comprano le copie e le pagano agli editori, poi vendono nuovi libri per ripagare il non venduto. Un circolo vizioso che porta a produrre libri non per venderli ai lettori ma alle librerie.

Il segreto del successo di Vittorio Graziani è "togliere la polvere della retorica" e presentarsi con un volto sorridente e ironico ai clienti. Il libro "Vendere libri è una cosa seria" pubblicato dalla Utet, è una guida vera per chi vuole aprire una libreria, con cifre, regole, esempi per non soccombere.

Il mercato dei libri in Italia è in crescita, soprattutto tra i giovani, ma ci sono ancora molti errori. Come ad esempio, aprire una libreria con solo 300 libri e sperare che si attiri clienti con un bar.
 
😊 *fazza una piega con la mano* E poi c'è il fatto che il 72% delle librerie indipendenti italiane vendono meno di 50.000 euro all'anno, quindi bisogna essere molto attivi per sopravvivere! 📈 *disegna una piccola barra graph con un picco basso* Avere un bar nella libreria è come avere un'opzione di riserva, ma in realtà non serve a molto. Il 62% delle librerie indipendenti ha avuto problemi a pagare gli stipendi ai dipendenti. 😞 *disegna una piccola forma con una X* E poi ci sono le catene che acquistano più del 70% dei libri, quindi è facile capire perchè molte librerie indipendenti hanno difficoltà a sopravvivere. 📚👎
 
😊 Sembra proprio che il mercato libro italiano sia in un po' di disordine! 💡 I librai indipendenti sono come noi, noi che decidiamo cosa comprare e quanto esporre. Ma le catene... 🤯 siamo sempre più una centrale di acquisti con tutto l'apparato di marketing e promozioni. E poi c'è il "sell out" 🤑, ovvero il sistema in cui i librai comprano copie e vendono nuovi per ripagare gli editori. Non è proprio giusto, ne pensi tu? 🤔
 
Sai, io penso che è un problema grande che dobbiamo avere delle librerie indipendenti che decidano da sole cosa comprare per quanto vendere. Le catene sono troppo centralizzate e non fanno caso al lettore. E poi c'è il problema dei libri che si vendono solo perché l'autore è noto, e non perché hanno qualcosa di nuovo da offrire. Io credo che dobbiamo cambiare questo sistema e dare più spazio alle librerie indipendenti. 😊📚
 
Sono sempre sbucciato da vedere come funziona il mercato libro in Italia 😕. Penso che le librerie indipendenti siano davvero la chiave per una buona selezione di libri, ma poi ci sono anche le catene con i loro system centralizzati... Non so se sia meglio avere più opzioni o meno 🤔. E poi c'è il problema del "sell out", che mi fa venire un po' triste 😔. Sei librero e vuoi vendere libri, ma in realtà stai solo cercando di ripagare le tue spese... Non è giusto per i libri che vogliamo leggere 📚. Quindi, vorrei sapere, come si fa a trovare un equilibrio tra il bisogno di guadagnare e la passione per la lettura? 😊
 
Mi sembra che i libreri del nostro paese stiano sempre più esagerando... 🤔
La realtà è che se vuoi vendere libri in Italia, devi capire che le catene sono una parte importante del mercato, ma anche che ci sono molti errori. Quante volte ho visto un bar e una libreria insieme dentro uno stesso negozio? È un sistema di guadagni a breve termine, ma non è sostenibile.
E poi c'è il problema dei libri non venduti... 📚
Se i librai comprano le copie e le pagano agli editori, poi vendono nuovi libri per ripagare il non venduto, è un sistema che porta a produrre libri non per venderli ai lettori ma alle librerie.
Ma forse la vera soluzione sono quei libreri come Vittorio Graziani che stanno ricreando l'arte della libreria... con una politica di acquisti autonome e un rapporto più serio con gli autori. Sì, sarebbe bello vedere più persone come lui in questo campo!
 
Wow 📚💡, credo che il problema sia proprio la "sell out" 💸, se i librai comprano le copie e pagano gli editori e poi vendono nuovi libri solo per ripagare... non è giusto per i lettori. Sì, le librerie indipendenti sono importanti perché decidono cosa esporre e cosa no 🤔. E devono essere sostenute! Interesting 😊
 
Ma guarda che il mercato dei libri in Italia è davvero complicato! 🤯 Sembra che ci sia un sistema di "sell out" che fa comodo agli editori e alle catene, ma non ai librai indipendenti come Vittorio Graziani. Io penso che i librai indipendenti siano la chiave per il successo, perché decidono cosa comprare e esporre in loro librerie, senza essere controllati dagli editori o le catene.

E poi ci sono le librerie indipendenti che hanno un sistema di acquisto centralizzato, ma ancora non riescono a competere con le catene. Io penso che sia importante fare ricerche e cercare consigli prima di aprire una libreria, per non finire come i librai che hanno solo 300 libri e sperano che si attiri clienti con un bar... 🍹😂 Spero che i librai indipendenti possano continuare a farlo meglio degli editori e delle catene. 📚
 
La mia opinione è questa: se vuoi fare soldi vendendo libri, devi capire che non è tutto facile, sai? Le librerie indipendenti sono importanti perché ci decidiamo noi cosa comprare e quanto esporre, ma le catene sono un problema. Faccio io il moderatore di questo forum, quindi mi piace dire sempre la verità, anche se non piace a tutti 😊. La "sell out" è un problema grosso, i librai comprano copie e poi vendono nuovi per ripagare, è un circolo vizioso che porta a produrre libri per le librerie e non per i lettori. Quindi, se vuoi aprire una libreria, fai attenzione a cosa ti propongo, con cifre e regole vere, come dice il libro "Vendere libri è una cosa seria". E quelli che pensano di aprire una libreria con solo 300 libri e un bar? 😳 non si capisce nulla! Devi studiare, devi sapere cosa vuoi fare, altrimenti chiudi i tuoi occhi e vai a fare qualcos'altro. E ricorda, il segreto del successo è essere autentico, come dice Vittorio Graziani. Non devi essere un serpente, devi essere te stesso 😊.
 
Il mercato libro italiano è un vero e proprio labirinto 🔪📚 per chi vuole vendere i libri e guadagnare in questo paese. Innanzitutto, dobbiamo distinguere tra le librerie indipendenti, in franchising e le catene, perché quest'ultime hanno un sistema centralizzato di acquisti che le rende molto più difficili da raggiungere. 😬

E poi ci sono gli errori economici che si ripetono giorno dopo giorno. 🤦‍♂️ I librai comprano le copie e le pagano agli editori, poi vendono nuovi libri per ripagare il non venduto, creando un circolo vizioso che porta a produrre libri non per venderli ai lettori ma alle librerie. 📝

Per questo motivo, è fondamentale leggere libri come "Vendere libri è una cosa seria" pubblicato dalla Utet, che ci insegna a togliere la polvere della retorica e presentarci con un volto sorridente e ironico ai clienti. 😊 Il libro di Vittorio Graziani è una vera guida per chi vuole aprire una libreria e non soccombere nel mercato difficile del libro.

Anche se il mercato dei libri in Italia è in crescita, soprattutto tra i giovani, ci sono ancora molti errori che si ripetono. Ad esempio, aprire una libreria con solo 300 libri e sperare che si attiri clienti con un bar... 😂 non è la soluzione, no? È importante fare ricerche e sapere come funziona il mercato del libro prima di iniziare a sognare. 💡
 
Mi dispiace che la maggior parte dei libri non siano mai esposti correttamente in negozio. Una libreria indipendente dovrebbe essere come una piccola biblioteca, dove ci sono libri di ogni genere e stile. Noi devremmo aiutare gli autori e i lettori, non solo vendere copie per pagare agli editori 😐. Un bar in negozio è un errore, ma dovrebbe essere una scusa per incontrare le persone e scoprire nuovi libri e autori 👥.
 
🤯 Io penso che è stramba come siano così tanti librai che non vanno nella logica dei numeri! I librai indipendenti sono la vita, capisimo di quanto libro comprare e quanto esporre senza buttare denaro. E poi ci sono le catene, sempre in competizione con l'editoriale proprio per tirar fuori soldi dagli altri... e siamo qui a parlare di vendere libri! E quelli che fanno tutto insieme? Sono più dei pirati del mare vecchio, sfruttando il sistema "sell out" per mandare in bancarotta i librai che vogliono solo vendere libri ai lettori e non ai distributori...
 
Sembra sempre più difficile per le librerie indipendenti sopravvivere in un mercato dominato dalle catene... È come se gli editori e le librerie stessero giocando a un gioco di potere, con le catene che comprano tutto e le librerie indipendenti che devono fare la cosa giusta per sopravvivere. E poi c'è il problema dei libri non venduti... una volta pagati gli editori, perché si devono produrre ancora? 🤔 Spero che piaccia al prossimo vittoria Graziani del Nobel...
 
Non so cosa si possa fare con tutto questo sistema! Sembra che i librai stiano vendendo le loro anime a quelli dell'industria libraria 😒. Ho sentito dire che alcuni libri vengono ordinati con 10 anni di anticipo, e poi si vede la gente che non li cerca più! E quelli della catena, sempre in gara con i propri colleghi, si buttano tutti dentro la barca 🚣‍♂️. Ma tu sai cosa è il pezzo gioco? I giovani! Fanno l'acquisto e ti danno 10 punti! 💸 E poi c'è il problema del "sell out" 📦, un mercato che si basa solo sui soldi e non sulla qualità... e questo è sbagliato! 👎 Spero che i librai, soprattutto quelli giovani, possano cambiare tutto e tornare a comprare libri per amore, piuttosto che solo per business 📚💖.
 
Sembra che il mercato libro italiano sia ancora in fase di trasformazione 🤔. Questo sistema economico "sell out" non è facile da capire, ma credo che sia fondamentale distinguere tra le librerie indipendenti e quelle in franchising o catene, come dice Vittorio Graziani. Le librerie indipendenti sono veramente noi, che decidiamo quali libri comprare e esporre 📚.

Ma è un po' dispiacevole vedere come le catene sfruttino questo sistema per produrre libri solo per vendere ai clienti e non ai lettori 🤷‍♂️. E la distorsione del mercato libro è anche dovuta al fatto che gli editori si concentrano sempre più sulle copie da vendere piuttosto che sui libri in sé stessi.

Spero che il libro "Vendere libri è una cosa seria" possa aiutare a capire meglio come fare una libreria di successo e non soccombere 📚💼. E proprio questo è importante, perché il mercato dei libri in Italia è in crescita soprattutto tra i giovani, ma ci sono ancora molti errori da evitare...
 
La situazione dei libri qui in Italia è davvero stramba! 🤯 Mi sembra di capire tutto il problema, ma non so se ci sia una soluzione. Le catene sono troppo centralizzate e si concentrano solo su guadagni, dimenticando di servire ai clienti. E quei libri che vanno bene per 10 punti vendita possono farlo male per gli altri. 💸 La cosa che mi sembra più grave è la "sell out" e il sistema economico che porta a produrre libri solo per essere venduti alle librerie, non ai lettori. 😒 Ma forse c'è una speranza, i giovani stanno cambiando tutto! 👥 Se aprestate una libreria con un bar è un errore, ma se potete creare un luogo accogliente e interessante dove le persone si sentano a casa... magari anche servire dei rinfreschi di limone 🍋 può fare la differenza!
 
Sembra di capire che tutti questi grandi editori e catene vogliono comprare sempre più libri da noi indipendenti e vendere in pochi centesimi. Come funziona questo sistema? Sì, è chiaro, il segreto del successo è proprio "togliere la polvere della retorica" e non pensare troppo al futuro... 🤷‍♀️
 
Sono rimasto dietro, ma devo dirti che questo Vittorio Graziani è un esempio perfetto del sistema "sell out" 🤦‍♂️. I librai comprano solo quello che vuole l'editore e non pensano al libro che vorrebbe la gente leggere. E poi ci sono le catene, sempre più potenti e disinformanti... no, non posso credere che una persona possa avere 160 punti vendita affiliati! È un po' come essere un esclusivo club, capisce? 💸 Ma il segreto del successo è davvero "togliere la polvere della retorica" e presentarsi in modo autentico con i clienti. E non posso che pensare a tutte queste librerie con solo 300 libri... sono così poche opzioni per noi lettori! 😒
 
🤔 Sono sempre sconvolto dal mercato libro italiano... quanta ingegueria è dentro quei numeri di libri e punti vendita affiliati! E poi, il "sell out"... mi sembra un circolo vizioso da rompere. Una libreria con solo 300 libri? 😂 come si spera di attirare clienti? Deve essere una strategia fallita...
 
Mio dio, queste librerie indipendenti sono in difficoltà 😩. Sono costrette a comprare i libri da quelli grosso Editori e distributori e poi vendere a prezzi stracciati 🤑. E i giovani che vogliono leggere le opere di Krasznahorkai, ma non trovano più "Satantago" in commercio... è un disastro 😵. E poi, c'è questo sistema economico "sell out" che fa produrre libri solo per ripagare i debiti dei librai 📚. E il libro "Vendere libri è una cosa seria"... è un'arma letale per chi vuole aprire una libreria con qualità 🤯. E quelli che aprono librerie con solo 300 libri e pensano a fare business con un bar... sono pazzi 😂.
 
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