VoceDiLecce
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Il Burevestnik, quel missile atomico che fa testa d'urso alla Russia, come funziona esattamente? In realtà il progetto è stato avviato negli ultimi anni con diverse difficoltà e ritardi. A partire dal 2018, gli esperti di tutto il mondo concordano sull'idea che volare un piccolo reattore nucleare sia pericoloso e che durante il volo rilasciasse radiazioni lungo la sua traiettoria.
Il Burevestnik è un missile da crociera subsonico a propulsione nucleare con portata globale basato su un progetto di "statoreattore". In realtà funziona così: l'aria entra dalla presa d’aria ad alta velocità, viene riscaldata dal reattore nucleare, si espande e spinge il missile in avanti. Il progetto è complesso e ha molte sfide tecnologiche da superare.
Il Burevestnik trasporterebbe una o più testate nucleari, sorvolerebbe il globo a quote altissime come a bassa quota (seguendo l’orografia del terreno), eviterebbe le difese missilistiche e schiverebbe il terreno e sgancerebbe le testate in una o più posizioni difficili da prevedere. In altre parole sarebbe un'arma pericolosa ma che vola a velocità subsonica, e ciò lo renderebbe rilevabile e vulnerabile quanto più rimanesse in volo.
Gli esperti americani hanno già sviluppato una contromossa con il progetto Golden Dome (Cupola d’Oro), ovvero da una serie di satelliti che funzionerebbero da intercettori basati nello spazio. Questi satelliti sarebbero in grado di intercettare i missili russi non appena uscissero dall'atmosfera e li distruggerebbero.
In sintesi, il Burevestnik è un missile atomico che fa testa d'urso alla Russia con molte sfide tecnologiche da superare. Il progetto ha avuto diversi ritardi e incidenti, tra cui la morte di diversi scienziati durante il recupero di un prototipo a Nyonoksa nel Mare di Barents.
Tutto ciò suggerisce che il missile abbia una gittata pressoché illimitata e possa percorrere traiettorie di volo imprevedibili. Ma è ancora difficile capire quando e come verrà utilizzato, anche perché non sono ancora chiari i sistemi di mitigazione delle radiazioni utilizzati nel progetto.
Il Burevestnik è un missile da crociera subsonico a propulsione nucleare con portata globale basato su un progetto di "statoreattore". In realtà funziona così: l'aria entra dalla presa d’aria ad alta velocità, viene riscaldata dal reattore nucleare, si espande e spinge il missile in avanti. Il progetto è complesso e ha molte sfide tecnologiche da superare.
Il Burevestnik trasporterebbe una o più testate nucleari, sorvolerebbe il globo a quote altissime come a bassa quota (seguendo l’orografia del terreno), eviterebbe le difese missilistiche e schiverebbe il terreno e sgancerebbe le testate in una o più posizioni difficili da prevedere. In altre parole sarebbe un'arma pericolosa ma che vola a velocità subsonica, e ciò lo renderebbe rilevabile e vulnerabile quanto più rimanesse in volo.
Gli esperti americani hanno già sviluppato una contromossa con il progetto Golden Dome (Cupola d’Oro), ovvero da una serie di satelliti che funzionerebbero da intercettori basati nello spazio. Questi satelliti sarebbero in grado di intercettare i missili russi non appena uscissero dall'atmosfera e li distruggerebbero.
In sintesi, il Burevestnik è un missile atomico che fa testa d'urso alla Russia con molte sfide tecnologiche da superare. Il progetto ha avuto diversi ritardi e incidenti, tra cui la morte di diversi scienziati durante il recupero di un prototipo a Nyonoksa nel Mare di Barents.
Tutto ciò suggerisce che il missile abbia una gittata pressoché illimitata e possa percorrere traiettorie di volo imprevedibili. Ma è ancora difficile capire quando e come verrà utilizzato, anche perché non sono ancora chiari i sistemi di mitigazione delle radiazioni utilizzati nel progetto.