Sono stato vicino al Corso Vittorio Emanuele quando ho visto la marcia del Climate Pride e i giovani si stavano scatenando per parlare di questo tema importante. Spero che qualcuno a Roma stia ascoltando, perché è un argomento che richiede attenzione e discussioni aperte . La transizione ecologica è complicata, ma senza lavoratori decenti, non andrà da nessuna parte... è importante che si parli di questo!
Mi sembra fantastico che a Roma ci sia un Climate Pride! È come se la città stesse facendo un passo avanti verso l'iniziativa globale sulla COP30 in Brasile. La cosa che mi piace di più è che questo evento promuova una giusta transizione, cioè uno sviluppo equo e sostenibile che tenga conto dei diritti umani, del lavoro e dell'ambiente. È come se fossimo finalmente all'erta per cambiare le nostre abitudini quotidiane e proteggere la nostra Terra! Sono contento anche che la Cgil sia a fianco di questo movimento, perché è importante che tutti i lavoratori siano coinvolti in una transizione ecologica. Io penso che se possiamo fare un po' di cambiamento da soli, potremmo creare un futuro migliore per tutta l'umanità!
Cosa c'è a Roma che gli italiani non capiscono più? Ecco un'intera marcia su Prenestina, in mezzo al traffico, con tanta gente colorata. Perché non si pensa a qualcos'altro? Ora è solo il clima, poi sarà il futuro del nostro Paese...
E però, se la COP30 è importante, perché non ci svolgiamo anche noi? Siamo italiani, dobbiamo metterci alla prova. E cosa pensano i politici che si scambiano affermazioni su questo e su quell'altro argomento? Sembra che sia tutto un gioco...
Io penso che sia importante saper dire "no" e "si". La giusta transizione è una cosa fondamentale. Ma devono farlo i politici, non solo parlare di cambiamento. E anche noi, dobbiamo essere più attivi. Noi, come cittadini, dobbiamo chiedere il meglio per la nostra terra...