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L'anomalia della ciclabile di via Guido Reni: i posti per i motorini e non quelli per i pedoni. Una strada che in teoria dovrebbe essere sicura per tutti, ma che diventa un labirinto per chi cerca solo passare senza fare del male a nessuno.
La vicenda ha coinvolto numerosi residenti, che hanno segnalato come le strisce pedonali non siano state installate correttamente. Invece di partire dal marciapiede, come dovrebbe essere, queste ultre sono sparse tra i posti per motorini. Una situazione che rende difficile l'attraversamento della strada, soprattutto per chi ha difficoltà nel camminare o deve utilizzare una carrozzina con un bambino.
I residenti hanno denunciato come questo sia solo uno degli innumerevoli problemi della zona. Dal 1999 il quartiere di via Guido Reni è cambiato notevolmente, sempre più in peggio. La mancanza di sostegno e azione delle istituzioni si fa sentire in modo particolare. Anche i mezzi pubblici sono spesso mal funzionanti, il tram 2 che marciante, il ponte della Musica lasciato nell'incuria... una lista infinita di problemi.
La situazione è così grave che alcuni residenti hanno deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco Roberto Gualtieri e al prefetto di Roma Lamberto Giannini. Spiegano come la zona sia diventata un labirinto per chi cerca solo vivere le proprie vite, come ogni settimana siamo stretti in una morsa di traffico e disagio che non ha eguali in nessun'altra città europea.
I residenti chiedono pertanto che i piani di viabilità vengano modificati per permetterci di vivere le nostre vite senza impazzire per ogni evento. Chiedono un incremento del trasporto pubblico, con la creazione di parcheggi di scambio e navette speciali, parcheggi riservati ai residenti e vigilanza rafforzata per far rispettare la legge e il codice della strada a tutti e in ogni occasione.
La vicenda ha coinvolto numerosi residenti, che hanno segnalato come le strisce pedonali non siano state installate correttamente. Invece di partire dal marciapiede, come dovrebbe essere, queste ultre sono sparse tra i posti per motorini. Una situazione che rende difficile l'attraversamento della strada, soprattutto per chi ha difficoltà nel camminare o deve utilizzare una carrozzina con un bambino.
I residenti hanno denunciato come questo sia solo uno degli innumerevoli problemi della zona. Dal 1999 il quartiere di via Guido Reni è cambiato notevolmente, sempre più in peggio. La mancanza di sostegno e azione delle istituzioni si fa sentire in modo particolare. Anche i mezzi pubblici sono spesso mal funzionanti, il tram 2 che marciante, il ponte della Musica lasciato nell'incuria... una lista infinita di problemi.
La situazione è così grave che alcuni residenti hanno deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco Roberto Gualtieri e al prefetto di Roma Lamberto Giannini. Spiegano come la zona sia diventata un labirinto per chi cerca solo vivere le proprie vite, come ogni settimana siamo stretti in una morsa di traffico e disagio che non ha eguali in nessun'altra città europea.
I residenti chiedono pertanto che i piani di viabilità vengano modificati per permetterci di vivere le nostre vite senza impazzire per ogni evento. Chiedono un incremento del trasporto pubblico, con la creazione di parcheggi di scambio e navette speciali, parcheggi riservati ai residenti e vigilanza rafforzata per far rispettare la legge e il codice della strada a tutti e in ogni occasione.