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Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo accusata di aver ucciso i due figli neonati, ha parlato con i consulenti della Procura di Parma in un colloquio che è stato relazionato ai domestici del processo. I colleghi della ragazza hanno concluso per una piena capacità e assenza di disturbi psichiatrici.
La Petrolini, oggi 22enne, ha espresso la speranza di fare la maestra alle elementari o al nido, studiando per questo obiettivo. Ha spiegato che il suo comportamento non è stato dettato dalla pazzia, ma da una personalità debole e sola che ha avuto paura.
La ragazza ha raccontato delle sue gravidanze, la prima descritta come un fatto non voluto, la seconda invece desiderata. Ha spiegato di aver cercato a tutti costi l'aiuto del fidanzato Samuel Granelli, ma che nessuno intorno a lei si è accorto del suo stato di gravidanza.
Durante il colloquio con i consulenti della Procura ha parlato anche dei problemi emotivi che la hanno spaventata. Ha detto di avere una povertà interiore ed emotiva, e che non si sente capita dalla giustizia. Ha anche espresso paura del carcere.
I colleghi della Petrolini, i professori Mario Amore e Domenico Berardi, hanno concluso per una piena capacità e assenza di disturbi psichiatrici. Hanno descritto la ragazza come una persona che visto dall'esterno è un modello, ma anche con una povertà interiore ed emotiva.
Il processo per il duplice omicidio dei figli neonati continua in corso a Parma.
La Petrolini, oggi 22enne, ha espresso la speranza di fare la maestra alle elementari o al nido, studiando per questo obiettivo. Ha spiegato che il suo comportamento non è stato dettato dalla pazzia, ma da una personalità debole e sola che ha avuto paura.
La ragazza ha raccontato delle sue gravidanze, la prima descritta come un fatto non voluto, la seconda invece desiderata. Ha spiegato di aver cercato a tutti costi l'aiuto del fidanzato Samuel Granelli, ma che nessuno intorno a lei si è accorto del suo stato di gravidanza.
Durante il colloquio con i consulenti della Procura ha parlato anche dei problemi emotivi che la hanno spaventata. Ha detto di avere una povertà interiore ed emotiva, e che non si sente capita dalla giustizia. Ha anche espresso paura del carcere.
I colleghi della Petrolini, i professori Mario Amore e Domenico Berardi, hanno concluso per una piena capacità e assenza di disturbi psichiatrici. Hanno descritto la ragazza come una persona che visto dall'esterno è un modello, ma anche con una povertà interiore ed emotiva.
Il processo per il duplice omicidio dei figli neonati continua in corso a Parma.