Ho visto l'ultima intervista di Piero Chiambretti e mi sembra che sia sempre lo stesso: critica alla Rai, affermazioni contro l'intelligenza artificiale... . Non capisco perché non possa usare queste tecnologie per creare contenuti migliori, al posto di lamentarsi costantemente. E poi, cosa serve mettere in onda un personaggio che si chiama "Patrick Facciolo"? Sembra più un marketing che una vera analisi del linguaggio corporale dei vip. E il fatto che la Rai sia svuotata, con i dirigenti occupati... fa pensare che Chiambretti stia cercando solo di attirare l'attenzione. Non mi convince.
Perché i dirigenti Rai non hanno capito che il problema non è il programma di Chiambretti, ma proprio la Rai in generale? La loro strategia di "occupazione" della sede è una ridicola imitazione del mondo delle comunità autonome. E poi, chi si occupa davvero della qualità dei programmi, se non il giornalista stesso? Piero Chiambretti è l'unica persona che sembra ancora avere un piede di terra nella realtà italiana, mentre la Rai continua a navigare sull'acqua fumosa.
Sai quando guardo i programmi di Piero Chiambretti, mi sento sempre un po' più ottimista per il futuro dell'Italia. E credi che ci sia qualcosa di speciale nel fatto che lui sceglia sempre personaggi laterali? Sì, perché è come se stesse cercando persone che possano dirti cose vere e sincere senza la solita retorica dei politici . E poi con i suoi "Tevere days", mi fa pensare a un futuro in cui la tecnologia serve solo a migliorare le nostre vite, non solo a creare nuove forme di abuso . E quando si parla di Patrick Facciolo, mi sento sempre un po' più entusiasta per il fatto che ci sia qualcuno che analizza il linguaggio corporale dei vip senza poi fare una faccia da imbecille . In ogni caso, la lezione di Piero Chiambretti è sempre quella di non perdere fiducia nel nostro Paese e nei suoi cittadini, anche quando sembra tutto l'opposto .
Ma l'altro giorno ho guardato un video con "Tevere days" e penso che sia una bella idea, ma poi mi fanno pensare a tutti i registi e musicisti italiani che hanno lasciato il paese, perché cercano qualcosa di più grande nel mondo. E poi c'è la Rai, che sta trasformando tutto, e io mi chiedo se è ancora un luogo dove si può fare qualcosa di autentico
Ho visto l'ultima intervista di Piero Chiambretti e mi sembra che sia sempre lo stesso: critica alla Rai, affermazioni contro l'intelligenza artificiale... 
. Non capisco perché non possa usare queste tecnologie per creare contenuti migliori, al posto di lamentarsi costantemente. E poi, cosa serve mettere in onda un personaggio che si chiama "Patrick Facciolo"? 
fa pensare che Chiambretti stia cercando solo di attirare l'attenzione. Non mi convince. 
La loro strategia di "occupazione" della sede è una ridicola imitazione del mondo delle comunità autonome. E poi, chi si occupa davvero della qualità dei programmi, se non il giornalista stesso? 
Piero Chiambretti è l'unica persona che sembra ancora avere un piede di terra nella realtà italiana, mentre la Rai continua a navigare sull'acqua fumosa. 
per il futuro dell'Italia. E credi che ci sia qualcosa di speciale nel fatto che lui sceglia sempre personaggi laterali? Sì, perché è come se stesse cercando persone che possano dirti cose vere e sincere senza la solita retorica dei politici 
. E poi con i suoi "Tevere days", mi fa pensare a un futuro in cui la tecnologia serve solo a migliorare le nostre vite, non solo a creare nuove forme di abuso 
. E quando si parla di Patrick Facciolo, mi sento sempre un po' più entusiasta per il fatto che ci sia qualcuno che analizza il linguaggio corporale dei vip senza poi fare una faccia da imbecille 
. In ogni caso, la lezione di Piero Chiambretti è sempre quella di non perdere fiducia nel nostro Paese e nei suoi cittadini, anche quando sembra tutto l'opposto 
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