ItaliaPensante
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Una sottoculturale catanese, nascosta dalla burocrazia e dalle istituzioni, si è ritrovata a sfondare il muro del sistema. I 389 beneficiari di reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto, scoperti dai carabinieri di Fontanarossa insieme agli ufficiali dell'Inps, sono un esempio disastroso della sofferenza sociale in Italia.
Nel quartiere di Librino, una delle zone più disagiate di Catania, si è verificato uno scambio di favori tra chi ha cercato di ingannare lo Stato e coloro che hanno fornito l'informazione. Ma cosa ci fa qui questo fenomeno? Soprattutto se non solo non eravamo a posto, ma non avremmo mai dovuto essere?
Oggi, più di un milione di persone aspettano il reddito di cittadinanza. Tuttavia, la maggior parte di esse non ha alcun diritto a questo sostegno. Ecco perché la denuncia dei carabinieri è tanto grave: si tratta di una perdita per l'erario di tre milioni di euro.
Sono emersi irregolarità comuni in questi beneficiari, come presentare un nucleo familiare quando non c'è ancora nessuno. E questo permette di chiedere il reddito anche se non sei solo, ma anche di chiederlo più volte se tu lo hai già avuto.
Un caso emblematico è quello di una famiglia di quattro persone che ha presentato singola richiesta di reddito di cittadinanza, omettendo la composizione del nucleo familiare. Questi hanno potuto accaparrarsi da solo circa 18 mila euro dal 2020 al 2022.
In queste indagini ci sono anche casi in cui le persone utilizzano residenze fittizie e persino indirizzi di posti pubblici, ma non abitati. Persino alcune persone che hanno presentato una domanda di reddito di cittadinanza non avevano mai vissuto in Italia e lo hanno riconosciuto solo per ottenere il beneficio.
Sono arrivati persino i lavoratori "in nero", soprattutto nei cantieri, e le persone agli arresti domiciliari. Questo è l'esempio della catena di inganni che si estende dal quartiere di Librino fino a raggiungere la capoluoga della Sicilia.
Nel quartiere di Librino, una delle zone più disagiate di Catania, si è verificato uno scambio di favori tra chi ha cercato di ingannare lo Stato e coloro che hanno fornito l'informazione. Ma cosa ci fa qui questo fenomeno? Soprattutto se non solo non eravamo a posto, ma non avremmo mai dovuto essere?
Oggi, più di un milione di persone aspettano il reddito di cittadinanza. Tuttavia, la maggior parte di esse non ha alcun diritto a questo sostegno. Ecco perché la denuncia dei carabinieri è tanto grave: si tratta di una perdita per l'erario di tre milioni di euro.
Sono emersi irregolarità comuni in questi beneficiari, come presentare un nucleo familiare quando non c'è ancora nessuno. E questo permette di chiedere il reddito anche se non sei solo, ma anche di chiederlo più volte se tu lo hai già avuto.
Un caso emblematico è quello di una famiglia di quattro persone che ha presentato singola richiesta di reddito di cittadinanza, omettendo la composizione del nucleo familiare. Questi hanno potuto accaparrarsi da solo circa 18 mila euro dal 2020 al 2022.
In queste indagini ci sono anche casi in cui le persone utilizzano residenze fittizie e persino indirizzi di posti pubblici, ma non abitati. Persino alcune persone che hanno presentato una domanda di reddito di cittadinanza non avevano mai vissuto in Italia e lo hanno riconosciuto solo per ottenere il beneficio.
Sono arrivati persino i lavoratori "in nero", soprattutto nei cantieri, e le persone agli arresti domiciliari. Questo è l'esempio della catena di inganni che si estende dal quartiere di Librino fino a raggiungere la capoluoga della Sicilia.