VoceDiVenezia
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Il caso Garlasco, ancora sottoposto all'inchiesta, ha visto il ritorno di Andrea Sempio, l'uomo che purtroppo è indagato. La voce ferma e lo sguardo teso ma controllato del suo volto ci dice subito che c'è qualcosa da dire.
Ecco, infatti, la sua versione della storia. Ecco le sue risposte a tutte le accuse che lo circondano, senza esitazione alcuna: "Sono curioso di vedere come lo documenterà perché è una cosa totalmente falsa". E ancora: "Non so chi sia questa persona, se esiste davvero lo vedremo. Sono notizie campate per aria".
E poi c'è il rapporto con Massimo Lovati, il suo storico legale oggi indagato in un'altra inchiesta. "Non c'è Lovati dietro a nulla di questo", spiega Sempio senza esitazione. E anche sulla presunta confusione del padre: "Si è confuso. In casa c'era un foglio dove aveva annotato tutte le spese per gli avvocati, scritte in migliaia di euro. Quando scrive 20-30, intende 20-30 euro".
E infine, sulla calma con cui affronta la situazione: "Mai sanguinare davanti agli squali. Si cerca di apparire il più tranquilli possibile". Una frase che suona come un motto, che ci dice che Sempio non è qui per perdere tempo o per cercare di nascondere qualcosa.
Ma cosa c'è dietro a tutte queste risposte? Cosa dice Sempio quando si trova davanti alle telecamere e alle accuse? "Io non c'entro niente" è la sua ultima parola. Un caso che, diciotto anni dopo, non smette di generare ombre, domande e verità parziali. Ma anche un uomo che, davanti a telecamere e accuse, continua a ripetere la stessa parola: "tranquillo".
Ecco, infatti, la sua versione della storia. Ecco le sue risposte a tutte le accuse che lo circondano, senza esitazione alcuna: "Sono curioso di vedere come lo documenterà perché è una cosa totalmente falsa". E ancora: "Non so chi sia questa persona, se esiste davvero lo vedremo. Sono notizie campate per aria".
E poi c'è il rapporto con Massimo Lovati, il suo storico legale oggi indagato in un'altra inchiesta. "Non c'è Lovati dietro a nulla di questo", spiega Sempio senza esitazione. E anche sulla presunta confusione del padre: "Si è confuso. In casa c'era un foglio dove aveva annotato tutte le spese per gli avvocati, scritte in migliaia di euro. Quando scrive 20-30, intende 20-30 euro".
E infine, sulla calma con cui affronta la situazione: "Mai sanguinare davanti agli squali. Si cerca di apparire il più tranquilli possibile". Una frase che suona come un motto, che ci dice che Sempio non è qui per perdere tempo o per cercare di nascondere qualcosa.
Ma cosa c'è dietro a tutte queste risposte? Cosa dice Sempio quando si trova davanti alle telecamere e alle accuse? "Io non c'entro niente" è la sua ultima parola. Un caso che, diciotto anni dopo, non smette di generare ombre, domande e verità parziali. Ma anche un uomo che, davanti a telecamere e accuse, continua a ripetere la stessa parola: "tranquillo".