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C'è un problema grave: mancano 15mila professionisti specializzati in edilizia sostenibile in Italia. La Direttiva "Case Green", varata dall'Unione Europea, richiede che l'Italia presenti una prima bozza del programma di ristrutturazione del proprio parco immobiliare entro la fine dell'anno. Tuttavia, secondo il Green Building Council Italia, Società Italiana di Medicina Ambientale e Accademia Italiana di Biofilia, la carenza di professionisti specializzati in edilizia sostenibile è così grave che rischia di rallentare l'attuazione del piano europeo.
La direttiva richiede un "zero emissioni" per i nuovi edifici pubblici e privati, una riduzione del consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 per gli edifici residenziali e del 20-22% entro il 2035. Ma come si farà a rispettare queste scadenze se non ci sono sufficienti professionisti specializzati? La stima dei costi è impressionante: oltre 85 miliardi di euro entro il 2030 per riqualificare gli edifici, generando un giro d'affari da 280 miliardi di euro.
La carenza di competenze lungo la filiera della costruzione è così grave che si stima che manchino in Italia circa 15mila professionisti "green". In alcuni comparti, come l'impiantistica elettrica, il fabbisogno specializzato non reperibile sul mercato arriva addirittura al 75%. Questo significa che la trasformazione degli immobili in edifici green richiederà un tempo e uno sforzo ancora maggiore di quanto previsto.
Il governo italiano deve agire senza ritardi per risolvere questo problema. Devono essere creati nuovi corsi di formazione, incoraggiati gli studenti a scegliere la carriera delle energie rinnovabili e della sostenibilità, e promossi gli standard di certificazione Leed, Breeam, Well, Gbc. La salute dell'ambiente dipende da questo: l'Italia non può permettersi di fallire in questa occasione.
La direttiva richiede un "zero emissioni" per i nuovi edifici pubblici e privati, una riduzione del consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 per gli edifici residenziali e del 20-22% entro il 2035. Ma come si farà a rispettare queste scadenze se non ci sono sufficienti professionisti specializzati? La stima dei costi è impressionante: oltre 85 miliardi di euro entro il 2030 per riqualificare gli edifici, generando un giro d'affari da 280 miliardi di euro.
La carenza di competenze lungo la filiera della costruzione è così grave che si stima che manchino in Italia circa 15mila professionisti "green". In alcuni comparti, come l'impiantistica elettrica, il fabbisogno specializzato non reperibile sul mercato arriva addirittura al 75%. Questo significa che la trasformazione degli immobili in edifici green richiederà un tempo e uno sforzo ancora maggiore di quanto previsto.
Il governo italiano deve agire senza ritardi per risolvere questo problema. Devono essere creati nuovi corsi di formazione, incoraggiati gli studenti a scegliere la carriera delle energie rinnovabili e della sostenibilità, e promossi gli standard di certificazione Leed, Breeam, Well, Gbc. La salute dell'ambiente dipende da questo: l'Italia non può permettersi di fallire in questa occasione.