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Torino, un evento che ha sconvolto la città: la conferenza di Angelo D’Orsi annullata. Il docente di storia del pensiero politico e allievo di Norberto Bobbio aveva previsto una discussione su «Russofobia, russofilia, verità» con Vincenzo Lorusso. La decisione di cancellare l'appuntamento ha suscitato polemiche. Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, ha definito l'iniziativa un'«evento di propaganda putiniana». Ma c'è stato anche il sindaco Stefano Lo Russo, accusato di essere coinvolto nel caso.
La decisione di cancellare la conferenza è stata data da Maria Zakharova, portavoce del ministro russo degli Esteri. La sezione torinese dell’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) aveva organizzato l’iniziativa. L’iniziativa prevedeva la partecipazione di Angelo D’Orsi e del giornalista Vincenzo Lorusso.
Il dibattito politico si è fatto sentire in città, con le parole di Carlo Calenda che chiedono di evitare un «schifo». L'ex ministro ha sottolineato che il convegno era stato definito come un’«iniziativa filo-putiniana». E l'Anppia nazionale ha preso posizione contro l'iniziativa, definendo la vicenda «una becera polemica politica».
Un altro evento che si è svolto a Torino è stato quello di un mailbombing contro il sindaco. L’idea era stata diffusa sui social media e uno dei relatori del convegno, Paolo Ferrero, segretario provinciale di Rifondazione comunista, aveva invitato lo Russo a «vergognarsi».
D'Orsi ha parlato della conferenza sulla radio e su Twitter, definendo l’evento come un ‘atto gravissimo’. La sua conclusione è stata che il vero pericolo non è chi smaschera la propaganda, ma chi la giustifica.
La decisione di cancellare la conferenza è stata data da Maria Zakharova, portavoce del ministro russo degli Esteri. La sezione torinese dell’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) aveva organizzato l’iniziativa. L’iniziativa prevedeva la partecipazione di Angelo D’Orsi e del giornalista Vincenzo Lorusso.
Il dibattito politico si è fatto sentire in città, con le parole di Carlo Calenda che chiedono di evitare un «schifo». L'ex ministro ha sottolineato che il convegno era stato definito come un’«iniziativa filo-putiniana». E l'Anppia nazionale ha preso posizione contro l'iniziativa, definendo la vicenda «una becera polemica politica».
Un altro evento che si è svolto a Torino è stato quello di un mailbombing contro il sindaco. L’idea era stata diffusa sui social media e uno dei relatori del convegno, Paolo Ferrero, segretario provinciale di Rifondazione comunista, aveva invitato lo Russo a «vergognarsi».
D'Orsi ha parlato della conferenza sulla radio e su Twitter, definendo l’evento come un ‘atto gravissimo’. La sua conclusione è stata che il vero pericolo non è chi smaschera la propaganda, ma chi la giustifica.