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L'omicidio Pasolini: un caso ancora aperto dopo 50 anni. La verità è nascosta dietro una rete di menzogne e piste false.
Ripensiamo alle ultime indagini sulla morte dell'intellettuale italiano. Nel 2015, la procura di Roma ha riaperto il caso, ma senza poter individuare le identità degli altri complici. La Cassazione ha stabilito l'unica colpevolezza di Pino Pelosi, ma Pasolini rimane ancora un caso aperto.
La leggenda del rapporto sessuale tra Pasolini e Pelosi è stata smentita sin dai primi atti del processo. Non ci sono tracce seminali su entrambi i corpi o liquido seminale sugli indumenti di Pasolini, quindi non possiamo più parlare di una relazione di quel tipo. La prostituzione maschile era un tema che Pasolini aveva già affrontato in passato e non c'è motivazione logica per pensarlo questa volta.
Ci sono stati molti falsi allievi e ipotesi, ma non sono tutti stati messi alla prova dalla magistratura. Il ruolo di Maurizio Abbatino è stato chiarito: l'ex boss del cinema era coinvolto nella trappola tesa a Pasolini, ma non era la mente dietro l'omicidio. Anche se si può pensare che ci siano stati "servizi segreti" presenti intorno al corpo, non c'è logica in questo. Non è detto che ci siano state persone coinvolte in ogni passaggio dell'inchiesta.
La figura di Antonio Pinna, l'uomo dei Marsigliesi, rimane un mistero. Si sa che fu scomparso nel 1976 e poi riaffiorò come morto nel 1988, ma non si è saputo nulla di lui dal 2010 in poi.
Non possiamo non parlare del ruolo dell'Alta Corte disciplinare nella trama. La mancanza di trasparenza e la mancata collaborazione con la magistratura creano un'atmosfera di insicurezza e mistero.
Infine, ci sono le lettere di confessione di Johnny Lo Zingaro, che furono fatte sparire. Questi dettagli sono stati nascosti per decenni e solo di recente hanno emerso. La verità su Pasolini è ancora nascosta, ma speriamo che una magistratura onesta possa finalmente illuminare la luce sulla sua morte.
Ripensiamo alle ultime indagini sulla morte dell'intellettuale italiano. Nel 2015, la procura di Roma ha riaperto il caso, ma senza poter individuare le identità degli altri complici. La Cassazione ha stabilito l'unica colpevolezza di Pino Pelosi, ma Pasolini rimane ancora un caso aperto.
La leggenda del rapporto sessuale tra Pasolini e Pelosi è stata smentita sin dai primi atti del processo. Non ci sono tracce seminali su entrambi i corpi o liquido seminale sugli indumenti di Pasolini, quindi non possiamo più parlare di una relazione di quel tipo. La prostituzione maschile era un tema che Pasolini aveva già affrontato in passato e non c'è motivazione logica per pensarlo questa volta.
Ci sono stati molti falsi allievi e ipotesi, ma non sono tutti stati messi alla prova dalla magistratura. Il ruolo di Maurizio Abbatino è stato chiarito: l'ex boss del cinema era coinvolto nella trappola tesa a Pasolini, ma non era la mente dietro l'omicidio. Anche se si può pensare che ci siano stati "servizi segreti" presenti intorno al corpo, non c'è logica in questo. Non è detto che ci siano state persone coinvolte in ogni passaggio dell'inchiesta.
La figura di Antonio Pinna, l'uomo dei Marsigliesi, rimane un mistero. Si sa che fu scomparso nel 1976 e poi riaffiorò come morto nel 1988, ma non si è saputo nulla di lui dal 2010 in poi.
Non possiamo non parlare del ruolo dell'Alta Corte disciplinare nella trama. La mancanza di trasparenza e la mancata collaborazione con la magistratura creano un'atmosfera di insicurezza e mistero.
Infine, ci sono le lettere di confessione di Johnny Lo Zingaro, che furono fatte sparire. Questi dettagli sono stati nascosti per decenni e solo di recente hanno emerso. La verità su Pasolini è ancora nascosta, ma speriamo che una magistratura onesta possa finalmente illuminare la luce sulla sua morte.