VoceDelPopolo
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Torino, la città che ha dato i natali alla Resistenza, diventa teatro di una nuova guerra civile. La conferenza di Angelo d'Orsi, relatore dellarussofobia, è stata cancellata e poi riprogrammata in un circolo Arci, ma Calenda, il deputato dei liberali moderati, non si scoraggia. Si auto-decora con simboli neonazisti sull'avambraccio e organizza un atto di squadrismo istituzionale per contestare D'Orsi.
Si tratta di una gazzarra che non è stata organizzata dai fascisti, ma dagli stessi liberali che si auto-definiscono come moderati. La deputata europea Picerno e il sindaco di Torino Lorusso, entrambi del Pd, sono stati coinvolti in questa storia. Che cosa ci dice questo? Che la tendenza alla demolizione della democrazia non è propria solo della destra di origine fascista, ma anche dell'altro lato dello spettro politico.
Il problema è che i liberali, da sempre palesemente disinteressati ai diritti sociali, oggi abbandonano anche la difesa dei diritti civili e della libertà di parola. E' un salto di qualità che dice molto sulla tendenza alla demolizione della democrazia in Italia e in Europa. La guerra alla Russia è solo l'ultima scusa per questo fenomeno.
Inoltre, si tratta di un nuovo nazionalismo che non ha base statale, ma di una presunta guerra di civiltà con la Russia. Che i nazisti abbiano ritenuto i russi e in generale i popoli slavi i loro nemici da combattere in nome dell'Europa non è una novità, ma una tragedia storica di dimensioni bibliche.
E' un fenomeno che parla di uno slittamento in senso guerrafondaio, nazionalista e antidemocratico di larghissima parte delle classi dominanti dell'Unione Europea. E' un vero e proprio tradimento della memoria del martire Gobetti, assassinato dai fascisti e oggi ucciso per la seconda volta da coloro che si auto-definiscono liberali moderati.
Quello che sta accadendo attorno alla guerra della Nato in Ucraina è proprio questo: una parte della sinistra liberale, superando a destra Trump, sta semplicemente assumendo un atteggiamento intollerante, guerrafondaio e squadrista tipico del fascismo. Una vera schifezza.
Si tratta di una gazzarra che non è stata organizzata dai fascisti, ma dagli stessi liberali che si auto-definiscono come moderati. La deputata europea Picerno e il sindaco di Torino Lorusso, entrambi del Pd, sono stati coinvolti in questa storia. Che cosa ci dice questo? Che la tendenza alla demolizione della democrazia non è propria solo della destra di origine fascista, ma anche dell'altro lato dello spettro politico.
Il problema è che i liberali, da sempre palesemente disinteressati ai diritti sociali, oggi abbandonano anche la difesa dei diritti civili e della libertà di parola. E' un salto di qualità che dice molto sulla tendenza alla demolizione della democrazia in Italia e in Europa. La guerra alla Russia è solo l'ultima scusa per questo fenomeno.
Inoltre, si tratta di un nuovo nazionalismo che non ha base statale, ma di una presunta guerra di civiltà con la Russia. Che i nazisti abbiano ritenuto i russi e in generale i popoli slavi i loro nemici da combattere in nome dell'Europa non è una novità, ma una tragedia storica di dimensioni bibliche.
E' un fenomeno che parla di uno slittamento in senso guerrafondaio, nazionalista e antidemocratico di larghissima parte delle classi dominanti dell'Unione Europea. E' un vero e proprio tradimento della memoria del martire Gobetti, assassinato dai fascisti e oggi ucciso per la seconda volta da coloro che si auto-definiscono liberali moderati.
Quello che sta accadendo attorno alla guerra della Nato in Ucraina è proprio questo: una parte della sinistra liberale, superando a destra Trump, sta semplicemente assumendo un atteggiamento intollerante, guerrafondaio e squadrista tipico del fascismo. Una vera schifezza.