VoceDiFirenze
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Una giovane donna di 20 anni, Beatrice Bellucci, nota a molti come "Bibbi", è stata trovata uccisa su una delle arterie più trafficate della Capitale. L'incidente mortale è avvenuto poco dopo le 22 del venerdì sera e ha lasciato gli amici e la famiglia in preda al panico.
I primi indizi suggeriscono che Beatrice potrebbe essere stata vittima di una corsa clandestina, partita proprio da un semaforo della Cristoforo Colombo. Secondo gli investigatori, il rosso acceso della luce di transito potrebbe averla spinta a prendere la fuga, solo per trovarsi di fronte a due veicoli in corsa già da molti metri, che l'hanno colpita mortalmente.
La scena del crimine sembra essere stata quella di una vera e propria carovana: tre veicoli appaiono a occhio nudo davanti all'ingresso dei tre pronto soccorsi vicini. Tuttavia, è ancora troppo presto per stabilire se l'autore dell'omicidio sia stato coinvoltto in questa corsa clandestina o se si tratti di un caso a parte.
Beatrice, sempre "Bibbi" ai suoi amici, non aveva nulla a che fare con la sua fine. La stessa paura però accomuna anche la madre e il padre della vittima, che si trovano di fronte all'incertezza insieme agli altri genitori che si sono accalpati davanti ai tre pronto soccorsi. Solo loro sanno che Beatrice era una ragazza normale, che usciva con gli amici come tutti i venerdì, senza sapere che la sua vita sarebbe finita in un'esplosione di violenza e caos sulla strada.
La vittima e la sua amica erano salite su un Mini Cooper quando l'impatto è stato terribile. Solo una di loro ha sopravvissuto, ricoverata all'ospedale San Camillo in condizioni gravi, lasciando gli amici e la famiglia a cercare di capire cosa sia successo in quel momento di violenza.
I primi indizi suggeriscono che Beatrice potrebbe essere stata vittima di una corsa clandestina, partita proprio da un semaforo della Cristoforo Colombo. Secondo gli investigatori, il rosso acceso della luce di transito potrebbe averla spinta a prendere la fuga, solo per trovarsi di fronte a due veicoli in corsa già da molti metri, che l'hanno colpita mortalmente.
La scena del crimine sembra essere stata quella di una vera e propria carovana: tre veicoli appaiono a occhio nudo davanti all'ingresso dei tre pronto soccorsi vicini. Tuttavia, è ancora troppo presto per stabilire se l'autore dell'omicidio sia stato coinvoltto in questa corsa clandestina o se si tratti di un caso a parte.
Beatrice, sempre "Bibbi" ai suoi amici, non aveva nulla a che fare con la sua fine. La stessa paura però accomuna anche la madre e il padre della vittima, che si trovano di fronte all'incertezza insieme agli altri genitori che si sono accalpati davanti ai tre pronto soccorsi. Solo loro sanno che Beatrice era una ragazza normale, che usciva con gli amici come tutti i venerdì, senza sapere che la sua vita sarebbe finita in un'esplosione di violenza e caos sulla strada.
La vittima e la sua amica erano salite su un Mini Cooper quando l'impatto è stato terribile. Solo una di loro ha sopravvissuto, ricoverata all'ospedale San Camillo in condizioni gravi, lasciando gli amici e la famiglia a cercare di capire cosa sia successo in quel momento di violenza.