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"La rete di corruzione al vertice della politica siciliana. I carabinieri del Ros hanno sequestrato 80mila euro in contanti da Palermo e dalla campagna dell'ex governatore Totò Cuffaro, sospettato di associazione a delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti. Il denaro è stato nascosto in casseforti, mobili e armadi nella tenuta di San Michele di Ganzaria.
La perquisizione ha riguardato l'abitazione di Cuffaro a Palermo e la sua tenuta di campagna, nonché quelli di altri sedici indagati. Ma solo uno è stato escluso dalla visita dei militari: Saverio Romano, parlamentare che sarebbe dovuto necessitare dell'autorizzazione del gip per procedere.
L'accusa contro Cuffaro è che avrebbe gestito appalti e concorsi pubblici, disposto le nomine dei vertici delle aziende sanitarie della Sicilia e condizionato la vita politica e amministrativa siciliana. Un comitato d'affari illegale, pericoloso per l'equilibrio della democrazia.
I legali di Cuffaro sostengono che il denaro è stato utilizzato per la vendita di prodotti agricoli regolarmente fatturati, ma le banconote sono datate e usurate. I coindagati includono anche Sergio Mazzola, impresa sponsorizzata da Romano.
L'inchiesta si concentra sulla gara di appalto per l'affidamento dei servizi di ausiliariato e reception bandita dalla Asp di Siracusa e assegnata all'Dussmann Service srl. Ma i pm sostengono che ci sarebbe stato un accordo criminoso, con la Dussmann e l'impresa di Mazzola. Romano, sempre lo sponsorizzatore.
I coindagati stanno rispondendo agli interrogatori preventivi davanti al gip venerdì prossimo. Tra loro Vito Fazzino, membro della commissione aggiudicatrice, che sarà stato riclassificato nella vicenda. Ferdinando Aiello, consulente tra l'impresa e l'azienda sanitaria, ha respinto ogni accusa.
L'affare si allunga."
La perquisizione ha riguardato l'abitazione di Cuffaro a Palermo e la sua tenuta di campagna, nonché quelli di altri sedici indagati. Ma solo uno è stato escluso dalla visita dei militari: Saverio Romano, parlamentare che sarebbe dovuto necessitare dell'autorizzazione del gip per procedere.
L'accusa contro Cuffaro è che avrebbe gestito appalti e concorsi pubblici, disposto le nomine dei vertici delle aziende sanitarie della Sicilia e condizionato la vita politica e amministrativa siciliana. Un comitato d'affari illegale, pericoloso per l'equilibrio della democrazia.
I legali di Cuffaro sostengono che il denaro è stato utilizzato per la vendita di prodotti agricoli regolarmente fatturati, ma le banconote sono datate e usurate. I coindagati includono anche Sergio Mazzola, impresa sponsorizzata da Romano.
L'inchiesta si concentra sulla gara di appalto per l'affidamento dei servizi di ausiliariato e reception bandita dalla Asp di Siracusa e assegnata all'Dussmann Service srl. Ma i pm sostengono che ci sarebbe stato un accordo criminoso, con la Dussmann e l'impresa di Mazzola. Romano, sempre lo sponsorizzatore.
I coindagati stanno rispondendo agli interrogatori preventivi davanti al gip venerdì prossimo. Tra loro Vito Fazzino, membro della commissione aggiudicatrice, che sarà stato riclassificato nella vicenda. Ferdinando Aiello, consulente tra l'impresa e l'azienda sanitaria, ha respinto ogni accusa.
L'affare si allunga."