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La rivoluzione dei robot: Amazon punta sulla meccanizzazione per guadagnare
Amazon, il colosso dell'e-commerce, sta giocando un gioco di rischio con la sua strategia di meccanizzazione. Secondo documenti interni, citati dal New York Times, la società prevede di sostituire oltre mezzo milione di posti di lavoro con i robot. L'idea è migliorare l'efficienza delle operazioni e ridurre i costi, ma le conseguenze sono devastanti: le mansioni logistiche e del magazzino vengono gradualmente sostituite da sistemi automatizzati che svolgono il lavoro degli umani.
Ma Amazon non vuole farsi notare troppo con la sua trasformazione. Invece di parlare di "automazione" o "intelligenza artificiale", utilizza il termine più neutro "tecnologia avanzata". Anche il robot viene sostituito con "cobot", per evocare l'idea di macchine che lavorano insieme agli esseri umani, e non al loro posto.
Tuttavia, un portavoce di Amazon ha precisato che i documenti citati rappresentano solo la visione di una singola divisione e non la strategia complessiva del gruppo. Il colosso di Seattle ha anche ricordato che per la stagione delle festività è prevista l'assunzione di 250.000 persone, a conferma del fatto che l'azienda continua a creare posti di lavoro – almeno nel breve periodo.
In questo gioco di rischio, Amazon si trova a giocare con il fuoco: se la trasformazione non riesce, potrebbe causare danni irreversibili alla sua reputazione e allo stato dell'arte. Ma se riuscirà ad innovare e creare nuovi posti di lavoro, potrà mantenere la sua leadership nel mercato globale. Una sola cosa è certa: la rivoluzione dei robot non farà alcuna eccezione in Italia.
Amazon, il colosso dell'e-commerce, sta giocando un gioco di rischio con la sua strategia di meccanizzazione. Secondo documenti interni, citati dal New York Times, la società prevede di sostituire oltre mezzo milione di posti di lavoro con i robot. L'idea è migliorare l'efficienza delle operazioni e ridurre i costi, ma le conseguenze sono devastanti: le mansioni logistiche e del magazzino vengono gradualmente sostituite da sistemi automatizzati che svolgono il lavoro degli umani.
Ma Amazon non vuole farsi notare troppo con la sua trasformazione. Invece di parlare di "automazione" o "intelligenza artificiale", utilizza il termine più neutro "tecnologia avanzata". Anche il robot viene sostituito con "cobot", per evocare l'idea di macchine che lavorano insieme agli esseri umani, e non al loro posto.
Tuttavia, un portavoce di Amazon ha precisato che i documenti citati rappresentano solo la visione di una singola divisione e non la strategia complessiva del gruppo. Il colosso di Seattle ha anche ricordato che per la stagione delle festività è prevista l'assunzione di 250.000 persone, a conferma del fatto che l'azienda continua a creare posti di lavoro – almeno nel breve periodo.
In questo gioco di rischio, Amazon si trova a giocare con il fuoco: se la trasformazione non riesce, potrebbe causare danni irreversibili alla sua reputazione e allo stato dell'arte. Ma se riuscirà ad innovare e creare nuovi posti di lavoro, potrà mantenere la sua leadership nel mercato globale. Una sola cosa è certa: la rivoluzione dei robot non farà alcuna eccezione in Italia.