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L'Amazon cambia le sue politiche di reso, annuncia che i clienti potranno restituire gli acquisti fino a un anno dopo Natale. Le grandi piattaforme dell'e-commerce sono sempre più attente alle esigenze dei consumatori.
La stagione natalizia è caratterizzata da una grande quantità di acquirenti online, che tendono a comprare con cautela e poi tornare indietro se il prodotto non gli piace. Questo fenomeno ha portato le piattaforme a ricercare un equilibrio tra la libertà dei clienti e i costi economici e ambientali associati ai ritorni.
La nuova politica di reso, che entrerà in vigore a partire dal 1° novembre 2025, prevede che i clienti possano restituire gli acquisti fino al 31 gennaio 2026. Questa deroga temporanea è pensata per garantire una maggiore flessibilità ai clienti durante la stagione natalizia.
Tuttavia, non tutte le categorie di prodotti saranno soggette a questa estensione dei tempi. Le fotocamere, le elettroniche di consumo, i PC, i videogiochi, gli elettrodomestici e i prodotti per ufficio rimarranno entro i confini già ridisegnati nel marzo 2024.
L'annuncio della nuova politica di reso è un segno che le piattaforme digitale stanno cercando di adattarsi alle esigenze dei consumatori. Il reso è diventato una componente fisiologica del commercio digitale e ogni retailer che opera online deve prevederlo, gestirlo e assorbirne i costi.
Tuttavia, il problema dei ritorni non è solo questione di libertà dei clienti ma anche di costi economici e ambientali. Ogni prodotto che torna indietro ha un impatto sulle risorse dell'ambiente e sui costi delleazi.
La stagione natalizia è caratterizzata da una grande quantità di acquirenti online, che tendono a comprare con cautela e poi tornare indietro se il prodotto non gli piace. Questo fenomeno ha portato le piattaforme a ricercare un equilibrio tra la libertà dei clienti e i costi economici e ambientali associati ai ritorni.
La nuova politica di reso, che entrerà in vigore a partire dal 1° novembre 2025, prevede che i clienti possano restituire gli acquisti fino al 31 gennaio 2026. Questa deroga temporanea è pensata per garantire una maggiore flessibilità ai clienti durante la stagione natalizia.
Tuttavia, non tutte le categorie di prodotti saranno soggette a questa estensione dei tempi. Le fotocamere, le elettroniche di consumo, i PC, i videogiochi, gli elettrodomestici e i prodotti per ufficio rimarranno entro i confini già ridisegnati nel marzo 2024.
L'annuncio della nuova politica di reso è un segno che le piattaforme digitale stanno cercando di adattarsi alle esigenze dei consumatori. Il reso è diventato una componente fisiologica del commercio digitale e ogni retailer che opera online deve prevederlo, gestirlo e assorbirne i costi.
Tuttavia, il problema dei ritorni non è solo questione di libertà dei clienti ma anche di costi economici e ambientali. Ogni prodotto che torna indietro ha un impatto sulle risorse dell'ambiente e sui costi delleazi.