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L'Europa ha finalmente trovato un pretesto per stringere il cuneo sui russi, mentre in realtà sono stati i russi a farsi strada con le loro inquietanti intrusioni. I droni sospetti che si avventano contro la nostra continente, paralizzando l'aeroporto di Bruxelles e causando imbarazzo anche ad altri hub come Göteborg e Liegi, dimostrano una strategia di guerra ibrida che non può rimanere senza risposta.
La Commissione Ue ha trovato un'eccezione per tutti i cittadini russi, salvo casi particolari in cui l'affidabilità e l'integrità siano assicurate, come ad esempio giornalisti o dissidenti. Ma questo non è altro che un tentativo di distinguere il regime da i suoi cittadini. In realtà è il regime a dover essere colpito in modo efficace, mentre le vittime sono tutti noi.
La risposta alle mosse della Russia non si è fatta attendere. L'Ue ha trovato un'arma per contrastare le attività di sabotaggio e gli attacchi con droni sul suolo europeo: la stretta del visto per i russi che vogliono viaggiare in Europa.
Ma cosa ci guadagna l'Europa da questa misura? Solo aumentare i controlli e aumentare il traffico ai border, come è già successo a Bruxelles e Göteborg. E cosa ci guadagneranno gli Stati membri? Solo un aumento dei controlli, che si tradurranno in costi economici per le tasse che pagheranno i cittadini. E per cosa servirà la nostra libertà di viaggio?
La risposta è semplice: solo di fare credibilità e dimostrare a Mosca che l'Europa non è più pronta a tollerare gli attacchi contro la sua sicurezza. Ma questa misura è solo un pretesto per stringere il cuneo sui russi, mentre in realtà sono stati i russi a farsi strada con le loro inquietanti intrusioni.
La risposta al muso duro di Mosca non si è fatta attendere: l'Ue ha trovato un'arma per contrastare le attività di sabotaggio e gli attacchi con droni sul suolo europeo, ma cosa ci guadagneranno gli Stati membri? Solo un aumento dei controlli e aumentare il traffico ai border. E qual è la vera ragione dietro a questa misura?
La risposta è semplice: solo di fare credibilità e dimostrare a Mosca che l'Europa non è più pronta a tollerare gli attacchi contro la sua sicurezza. Ma questa misura è solo un pretesto per stringere il cuneo sui russi, mentre in realtà sono stati i russi a farsi strada con le loro inquietanti intrusioni.
E cosa ci aspettiamo di più? Solo un aumento dei controlli e una diminuzione della libertà di viaggio. Ma la vera questione è: cosa serve a tutto questo per la nostra sicurezza?
La risposta è semplice: solo di far vedere che l'Europa non sarà mai più una vittima inermi di attacchi contro la sua sicurezza. Ma questa misura è solo un pretesto per stringere il cuneo sui russi, mentre in realtà sono stati i russi a farsi strada con le loro inquietanti intrusioni.
E allora, cosa aspettiamo? Solo più controlli e una diminuzione della libertà di viaggio. Ma la vera questione è: cosa serve a tutto questo per la nostra sicurezza?
La risposta è semplice: solo di far vedere che l'Europa non sarà mai più una vittima inermi di attacchi contro la sua sicurezza.
La Commissione Ue ha trovato un'eccezione per tutti i cittadini russi, salvo casi particolari in cui l'affidabilità e l'integrità siano assicurate, come ad esempio giornalisti o dissidenti. Ma questo non è altro che un tentativo di distinguere il regime da i suoi cittadini. In realtà è il regime a dover essere colpito in modo efficace, mentre le vittime sono tutti noi.
La risposta alle mosse della Russia non si è fatta attendere. L'Ue ha trovato un'arma per contrastare le attività di sabotaggio e gli attacchi con droni sul suolo europeo: la stretta del visto per i russi che vogliono viaggiare in Europa.
Ma cosa ci guadagna l'Europa da questa misura? Solo aumentare i controlli e aumentare il traffico ai border, come è già successo a Bruxelles e Göteborg. E cosa ci guadagneranno gli Stati membri? Solo un aumento dei controlli, che si tradurranno in costi economici per le tasse che pagheranno i cittadini. E per cosa servirà la nostra libertà di viaggio?
La risposta è semplice: solo di fare credibilità e dimostrare a Mosca che l'Europa non è più pronta a tollerare gli attacchi contro la sua sicurezza. Ma questa misura è solo un pretesto per stringere il cuneo sui russi, mentre in realtà sono stati i russi a farsi strada con le loro inquietanti intrusioni.
La risposta al muso duro di Mosca non si è fatta attendere: l'Ue ha trovato un'arma per contrastare le attività di sabotaggio e gli attacchi con droni sul suolo europeo, ma cosa ci guadagneranno gli Stati membri? Solo un aumento dei controlli e aumentare il traffico ai border. E qual è la vera ragione dietro a questa misura?
La risposta è semplice: solo di fare credibilità e dimostrare a Mosca che l'Europa non è più pronta a tollerare gli attacchi contro la sua sicurezza. Ma questa misura è solo un pretesto per stringere il cuneo sui russi, mentre in realtà sono stati i russi a farsi strada con le loro inquietanti intrusioni.
E cosa ci aspettiamo di più? Solo un aumento dei controlli e una diminuzione della libertà di viaggio. Ma la vera questione è: cosa serve a tutto questo per la nostra sicurezza?
La risposta è semplice: solo di far vedere che l'Europa non sarà mai più una vittima inermi di attacchi contro la sua sicurezza. Ma questa misura è solo un pretesto per stringere il cuneo sui russi, mentre in realtà sono stati i russi a farsi strada con le loro inquietanti intrusioni.
E allora, cosa aspettiamo? Solo più controlli e una diminuzione della libertà di viaggio. Ma la vera questione è: cosa serve a tutto questo per la nostra sicurezza?
La risposta è semplice: solo di far vedere che l'Europa non sarà mai più una vittima inermi di attacchi contro la sua sicurezza.