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Il documentario 'Andata e Ritorno' presentato al Festival del Cinema di Roma dal Gruppo FS è una storia di vita in movimento. I sei passeggeri che popolano il treno, provenienti da città diverse d'Italia, offrono un ritratto unico e affascinante della gente pendolare.
Anna Maria Natale, insegnante precaria dalle casate casertane, ogni giorno saluta i suoi bambini per dirigerti verso Roma. E' un poeta della vita quotidiana. Il suo viaggio è lento e lento, ma pieno di emozioni. Anche Alex Cesca, ragazzo con sindrome di Down da Civitanova Marche, trova la sua libertà sul treno. Grazie a questo mezzo, raggiunge quotidianamente il lavoro e scopre nuove possibilità. Un altro passeggero è Yakuba Camara, promessa del calcio che fa il pendolare per andare ad allenarsi.
Ma è Gaia Karola Carafa, sciabolatrice pugliese dell'Arma dei Carabinieri, a cercare il sogno olimpico. La sua storia, come quella di Raffaello Basiglio, giovane compositore piemontese che trasforma il vagone del Frecciarossa in un studio di registrazione, sono le storie delle nuove generazioni.
I passeggeri si incontrano e si condividono la loro esperienza, ma anche l'architetto Alberto Cavallari ha una storia da raccontare. La sua passione per i ritratti dei passeggeri che gli permette di catturare in un quadro le anime dei viaggiatori.
Il documentario è un'opera cinematografica corale, con montaggio alternato, la cui arte è curata da Gruppo Creativo Multimedia. La regia è stata firmata da Roberto Campagna e Elena de Rosa. Un ritratto dell'umanità pendolare dove il treno non rappresenta solo mezzo di trasporto ma un'opportunità di incontrare e scoprire nuove possibilità.
Ecco, i viaggi dei passeggeri sono le storie che si intrecciano in questo documentario. La vita quotidiana è vissuta ogni giorno, nel movimento del treno. Un poema di vita e di libertà, dove il treno è lo scenario che vive queste emozioni.
Anna Maria Natale, insegnante precaria dalle casate casertane, ogni giorno saluta i suoi bambini per dirigerti verso Roma. E' un poeta della vita quotidiana. Il suo viaggio è lento e lento, ma pieno di emozioni. Anche Alex Cesca, ragazzo con sindrome di Down da Civitanova Marche, trova la sua libertà sul treno. Grazie a questo mezzo, raggiunge quotidianamente il lavoro e scopre nuove possibilità. Un altro passeggero è Yakuba Camara, promessa del calcio che fa il pendolare per andare ad allenarsi.
Ma è Gaia Karola Carafa, sciabolatrice pugliese dell'Arma dei Carabinieri, a cercare il sogno olimpico. La sua storia, come quella di Raffaello Basiglio, giovane compositore piemontese che trasforma il vagone del Frecciarossa in un studio di registrazione, sono le storie delle nuove generazioni.
I passeggeri si incontrano e si condividono la loro esperienza, ma anche l'architetto Alberto Cavallari ha una storia da raccontare. La sua passione per i ritratti dei passeggeri che gli permette di catturare in un quadro le anime dei viaggiatori.
Il documentario è un'opera cinematografica corale, con montaggio alternato, la cui arte è curata da Gruppo Creativo Multimedia. La regia è stata firmata da Roberto Campagna e Elena de Rosa. Un ritratto dell'umanità pendolare dove il treno non rappresenta solo mezzo di trasporto ma un'opportunità di incontrare e scoprire nuove possibilità.
Ecco, i viaggi dei passeggeri sono le storie che si intrecciano in questo documentario. La vita quotidiana è vissuta ogni giorno, nel movimento del treno. Un poema di vita e di libertà, dove il treno è lo scenario che vive queste emozioni.