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Verdi e Manzoni, due nomi che risuonano ancora oggi con profonda emozione nella mente degli italiani. Una storia d'amore per l'arte, un legame che andava oltre la musica e il poesia. La vicenda è stata raccontata in molti modi, ma ciò che resta impresso è la profonda ammirazione di Verdi per Manzoni.
Il compositore fu commosso dalla presenza del poeta alla festa del 1840, un evento che gli lasciò una sensazione dolcissima e indefinibile. Secondo le sue stesse parole, sarebbe stato pronto a inginocchiarsi dinanzi a Manzoni se potessero adorare gli uomini. Una lettera scritta da Manzoni a Verdi il giorno successivo rispondette con una frase che ci sembra ancora oggi profondamente vera: «L'eco insignificante della pubblica ammirazione per il gran maestro e fortunato conoscitore personale delle nobili e amabili qualità dell'uomo». La corrispondenza tra i due artisti continuò, con biglietti che man mano venivano scritti e risposti.
E quando apprese la morte di Manzoni, Verdi chiese alla contessa Maffei dove era sepolto il suo amato santo. Una domanda che ci lascia con un senso di vuoto e di perdita. Ma è proprio in questo vuoto che si manifestò la sua generosità. Verdi dedicherà uno dei suoi capolavori, il «Requiem», al poeta morto. Un omaggio che ci ricorda l'importanza dell'arte per esprimere le emozioni più profonde.
E poi c'è la strada che porta il suo nome. Una via a Milano che testimonia l'impegno di Verdi per onorare la memoria di un uomo che lo aveva colpito profondamente. Un legame che andava oltre il tempo e la morte, un legame che ci ricorda ancora oggi l'importanza dell'amore per l'arte e per la vita umana.
Il compositore fu commosso dalla presenza del poeta alla festa del 1840, un evento che gli lasciò una sensazione dolcissima e indefinibile. Secondo le sue stesse parole, sarebbe stato pronto a inginocchiarsi dinanzi a Manzoni se potessero adorare gli uomini. Una lettera scritta da Manzoni a Verdi il giorno successivo rispondette con una frase che ci sembra ancora oggi profondamente vera: «L'eco insignificante della pubblica ammirazione per il gran maestro e fortunato conoscitore personale delle nobili e amabili qualità dell'uomo». La corrispondenza tra i due artisti continuò, con biglietti che man mano venivano scritti e risposti.
E quando apprese la morte di Manzoni, Verdi chiese alla contessa Maffei dove era sepolto il suo amato santo. Una domanda che ci lascia con un senso di vuoto e di perdita. Ma è proprio in questo vuoto che si manifestò la sua generosità. Verdi dedicherà uno dei suoi capolavori, il «Requiem», al poeta morto. Un omaggio che ci ricorda l'importanza dell'arte per esprimere le emozioni più profonde.
E poi c'è la strada che porta il suo nome. Una via a Milano che testimonia l'impegno di Verdi per onorare la memoria di un uomo che lo aveva colpito profondamente. Un legame che andava oltre il tempo e la morte, un legame che ci ricorda ancora oggi l'importanza dell'amore per l'arte e per la vita umana.