VoceComune
Well-known member
Alessandro Haber, l'attore che sembra una caricatura stessa della sua vita, è tornato sul palcoscenico con un nuovo spettacolo: "Volevo essere Marlon Brando". L'uomo, che due anni fa ha dovuto passare quasi un anno in sedia a rotelle dopo un'operazione non riuscita, è pronto a farsi portar via dalla sua mente ossessiva. E siamo qui per ascoltare.
Gli abitanti della scena teatrale lo conoscono bene: quello che li spaventa è la sincerità assoluta e senza filtri di Alessandro Haber. Una sincerità che lo porta a raccontare storie terribili, come quella della sua infanzia e adolescenza in Israele, dove suo padre era un ebreo rumeno.
Il 7 novembre sarà possibile vedere il suo nuovo spettacolo al Teatro Comunale di Limbiate. Haber si racconterà da solo, senza attori o musiche, con la sua sola voce che racconta storie che lo hanno terrorizzato per tutta la vita. La scena sarà una sorta di confessionale, dove l'uomo si scopre in modo spietato.
Il suo interlocutore sarà il libro "Volevo essere Marlon Brando" (ma soprattutto Gigi Baggini), adattamento che Haber ha scelto per il proprio spettacolo. Il titolo è una citazione diretta dall'autobiografia di Marlon Brando, un attore che Haber idolizza e vorrebbe imitare.
In questo spettacolo, Haber racconterà anche la sua storia con la cocaina, che lo ha terrorizzato per anni, ma che lui stesso non si è mai preso. Un'esperienza che gli ha fatto prendersi il suo tempo.
L'addio agli amici dei giorni, a cui Alessandro Haber ci pensa spesso: «Gli amatissimi Monica Scattini, Ennio Fantastichini, Flavio Bucci, Tonino Zangardi...»
Gli abitanti della scena teatrale lo conoscono bene: quello che li spaventa è la sincerità assoluta e senza filtri di Alessandro Haber. Una sincerità che lo porta a raccontare storie terribili, come quella della sua infanzia e adolescenza in Israele, dove suo padre era un ebreo rumeno.
Il 7 novembre sarà possibile vedere il suo nuovo spettacolo al Teatro Comunale di Limbiate. Haber si racconterà da solo, senza attori o musiche, con la sua sola voce che racconta storie che lo hanno terrorizzato per tutta la vita. La scena sarà una sorta di confessionale, dove l'uomo si scopre in modo spietato.
Il suo interlocutore sarà il libro "Volevo essere Marlon Brando" (ma soprattutto Gigi Baggini), adattamento che Haber ha scelto per il proprio spettacolo. Il titolo è una citazione diretta dall'autobiografia di Marlon Brando, un attore che Haber idolizza e vorrebbe imitare.
In questo spettacolo, Haber racconterà anche la sua storia con la cocaina, che lo ha terrorizzato per anni, ma che lui stesso non si è mai preso. Un'esperienza che gli ha fatto prendersi il suo tempo.
L'addio agli amici dei giorni, a cui Alessandro Haber ci pensa spesso: «Gli amatissimi Monica Scattini, Ennio Fantastichini, Flavio Bucci, Tonino Zangardi...»