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La sfida per il referendum sulla riforma della giustizia sta per scattare, con i comitati dei partiti ormai in campo. I colleghi di centrodestra e centrosinistra si sono già riuniti alla Corte di Cassazione per depositare le firme per richiedere il referendum.
Per la maggioranza, il compito è stato completato da tempo, mentre quelle del campo largo lo faranno entro fine settimana. E' l'inizio della campagna elettorale, che sarà lunga e intensa.
Il senatore di Fratelli d'Italia Marcello Pera pensa che la consultazione si arriverà a marzo. I comitati stanno già preparando il terreno per il referendum, ma non ancora quelli dei partiti. Il centrosinistra è attivo, nel centrodestra Fdi frena.
I primi comitati sono stati battezzati proprio quest'ultima settimana. Uno di questi sosterrà la bocciatura della riforma, mentre gli altri faranno campagna per il "Sì". I partiti del centrosinistra stanno cercando di unire i propri sforzi per presentare una faccia unita contro la riforma.
Il Pd, M5s e Avs stanno studiando per creare uno solo. Il centrodestra è più cauto, e il deputato Giovanni Donzelli ha detto che non vedeva la necessità di schierarsi in prima fila con i comitati dei partiti.
I motori si sono scaldati già tra gli addetti ai lavori. Il presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane Francesco Petrelli ha dichiarato che il Comitato per il Sì è pronto a confrontarsi con l'Anm e chiunque sostenga le ragioni del No.
La opposizione auspicia una bocciatura del referendum, considerandola un duro colpo al governo. Le elezioni politiche si svolgeranno un anno dopo la consultazione.
Per la maggioranza, il compito è stato completato da tempo, mentre quelle del campo largo lo faranno entro fine settimana. E' l'inizio della campagna elettorale, che sarà lunga e intensa.
Il senatore di Fratelli d'Italia Marcello Pera pensa che la consultazione si arriverà a marzo. I comitati stanno già preparando il terreno per il referendum, ma non ancora quelli dei partiti. Il centrosinistra è attivo, nel centrodestra Fdi frena.
I primi comitati sono stati battezzati proprio quest'ultima settimana. Uno di questi sosterrà la bocciatura della riforma, mentre gli altri faranno campagna per il "Sì". I partiti del centrosinistra stanno cercando di unire i propri sforzi per presentare una faccia unita contro la riforma.
Il Pd, M5s e Avs stanno studiando per creare uno solo. Il centrodestra è più cauto, e il deputato Giovanni Donzelli ha detto che non vedeva la necessità di schierarsi in prima fila con i comitati dei partiti.
I motori si sono scaldati già tra gli addetti ai lavori. Il presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane Francesco Petrelli ha dichiarato che il Comitato per il Sì è pronto a confrontarsi con l'Anm e chiunque sostenga le ragioni del No.
La opposizione auspicia una bocciatura del referendum, considerandola un duro colpo al governo. Le elezioni politiche si svolgeranno un anno dopo la consultazione.