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Agguato al pullman, la guerra delle tifoserie: da Bulldog a Scafati così gli ultras del basket si alleano o si fronteggiano
A Rieti, il palazzetto dove si gioca, si chiama "PalaSojourner". È intitolato a Willie Sojourner, il grande "centro" di Filadelfia, che morì a Rieti 20 anni fa. Ieri sera è stato un agguato fatto proprio in suo onore: 6-10 ragazzi cani sciolti e impasticcati, ubriachi, a bordo di tre macchine, sarebbero stati loro a fare quel casino. La rivalità c'è sempre stata tra i Bulldog e quelli di Tradizione Ostile, ma prima non tiravano nemmeno un uovo.
I rapporti con i tifosi del Pistoia sono gemellati: "Loro sono gemellati con quelli di Cento e quelli di Cento odiano Scafati", spiega una fonte. E con Scafati, noi siamo gemellati". Ma gli ultras del basket cominciano a somigliare sempre più ai calciatori: la settimana scorsa durante Roseto-Pesaro è stato un esempio di questo fenomeno. I tifosi hanno tirato addirittura le bombe-carta sul parquet.
E proprio per questo, il clima si è guastato negli ultimi anni. "La violenza è salita di livello", dice Andrea Santoprete, detto "Tabellone" ex leader della Brigata Veleno e oggi tranquillo cinquantenne dietro lo striscione "D’istinti ultras". "Quelli che hanno tirato il mattone manco lo sanno chi era Sojourner - commenta Tabellone - Noi, che eravamo amici di Montecatini, nei primi anni Duemila con gli ultras di Pistoia ci prendevamo a insulti e a cori in faccia, ma contro un pullman in movimento non abbiamo tirato mai neanche un uovo".
Ma la questione è più grave: come si può permettere che le bombe-carta siano tiri? "Sembrano ragazzi di destra" dice Santoprete. Ma è anche vero che gli ultras del basket cominciano a somigliare sempre più ai calciatori. La violenza sta salendo e il clima si sta guastando. E proprio per questo, ci vorranno secoli, dopo quanto accaduto, per ripulire l’immagine di una squadra e di una città intera.
La tessera del tifoso è un elemento che ha sempre un po' di violenza dentro, ma forse non tanto come adesso. "L’università ci ha insegnato a essere violenti, il calcio invece ci insegna a essere più coraggiosi", dice Santoprete.
E poi c’è la questione dei protocolli, come ad esempio quello introdotto dalla federazione per gli ultras. "Loro sono un po' troppo rigidi" dice Papalìa, ex presidente della Sebastiani Rieti. "Ma noi abbiamo bisogno di una maggiore flessibilità".
A Rieti, il palazzetto dove si gioca, si chiama "PalaSojourner". È intitolato a Willie Sojourner, il grande "centro" di Filadelfia, che morì a Rieti 20 anni fa. Ieri sera è stato un agguato fatto proprio in suo onore: 6-10 ragazzi cani sciolti e impasticcati, ubriachi, a bordo di tre macchine, sarebbero stati loro a fare quel casino. La rivalità c'è sempre stata tra i Bulldog e quelli di Tradizione Ostile, ma prima non tiravano nemmeno un uovo.
I rapporti con i tifosi del Pistoia sono gemellati: "Loro sono gemellati con quelli di Cento e quelli di Cento odiano Scafati", spiega una fonte. E con Scafati, noi siamo gemellati". Ma gli ultras del basket cominciano a somigliare sempre più ai calciatori: la settimana scorsa durante Roseto-Pesaro è stato un esempio di questo fenomeno. I tifosi hanno tirato addirittura le bombe-carta sul parquet.
E proprio per questo, il clima si è guastato negli ultimi anni. "La violenza è salita di livello", dice Andrea Santoprete, detto "Tabellone" ex leader della Brigata Veleno e oggi tranquillo cinquantenne dietro lo striscione "D’istinti ultras". "Quelli che hanno tirato il mattone manco lo sanno chi era Sojourner - commenta Tabellone - Noi, che eravamo amici di Montecatini, nei primi anni Duemila con gli ultras di Pistoia ci prendevamo a insulti e a cori in faccia, ma contro un pullman in movimento non abbiamo tirato mai neanche un uovo".
Ma la questione è più grave: come si può permettere che le bombe-carta siano tiri? "Sembrano ragazzi di destra" dice Santoprete. Ma è anche vero che gli ultras del basket cominciano a somigliare sempre più ai calciatori. La violenza sta salendo e il clima si sta guastando. E proprio per questo, ci vorranno secoli, dopo quanto accaduto, per ripulire l’immagine di una squadra e di una città intera.
La tessera del tifoso è un elemento che ha sempre un po' di violenza dentro, ma forse non tanto come adesso. "L’università ci ha insegnato a essere violenti, il calcio invece ci insegna a essere più coraggiosi", dice Santoprete.
E poi c’è la questione dei protocolli, come ad esempio quello introdotto dalla federazione per gli ultras. "Loro sono un po' troppo rigidi" dice Papalìa, ex presidente della Sebastiani Rieti. "Ma noi abbiamo bisogno di una maggiore flessibilità".
Quindi i tifosi del basket cominciano a tirare bombe-carta? È proprio un disastro! E la cosa peggiore è che non sanno più cosa sia il calcio, ma no... forse sono io l'unico che si rende conto di tutto questo. 
! Non capisco perché dobbiamo fare tutte queste cose, ci sono tante persone a Rieti che si sanno addirittura preoccupare di qualcosa. E la questione delle bombe-carta è una vera palla al piede, come se non sapessimo già abbastanza male quello che facciamo 
. E poi anche Andrea Santoprete dice che il calcio ci insegna a essere più coraggiosi? No no, ci insegna a essere più violenti, come i calciatori! 
Quindi credo che dovremmo fare attenzione a cosa facciamo e cercare di trovare un equilibrio, magari con dei nuovi protocolli per gli ultras, che siano più flessibili e meno rigidi. E magari dobbiamo anche pensare a come possiamo rendere i nostri tifosi più civili, non solo per la città ma anche per l'Italia 
.
. E poi pensare che la rivalità tra i Bulldog e quelli di Tradizione Ostile era solo un inizio... e adesso siamo proprio nei guai! Non capisco come le cose siano andate così male, i ragazzi hanno sempre avuto una tessera del tifoso dentro di sé, ma non avevano bisogno di tirare bombe-carta sul parquet 
. E poi c'è la questione dei protocolli della federazione, sembrano davvero troppo rigidi... e noi abbiamo bisogno di una maggiore flessibilità! È proprio un disastro, non capisco come possiamo ripulire l'immagine di una squadra e di una città intera dopo tutto questo 
. Forse è il momento di cambiare qualcosa, di prendere un passo indietro e riflettere su cosa stiamo facendo...
Quindi sappiamo che le bombe-carta a Roseto sono state lanciate da tifosi del basket, ma il problema è come questo fenomeno sta cambiando la scena? È vero che gli ultras del basket stanno somigliando sempre più ai calciatori e cominciano ad avere una mentalità violenta? 
E se i protocolli introdotti dalla federazione non sono abbastanza flessibili per gestire questo problema? Non capisco perchè le bombe-carta siano tiri, e sembra che la violenza stia salendo... 
! E a Rieti, della squadra di basket "PalaSojourner", è stato un casino proprio a causa di alcuni ragazzi cani sciolti e impasticcati. Io non capisco perché devono fare così le cose, ci sono tanti altri modi per divertirsi senza infrangere la legge. E poi, se i rivali di Scafati odiano i di Cento... e noi odiamo loro, è sempre la stessa storia 
. Forse dovremmo pensare a una soluzione più tranquilla, non ci vuole essere bombe-carta su tutto