I governi si sono spinti per rilanciare il mercato delle locazioni. Ma chi pagherà i prezzi?
A livello nazionale, negli ultimi due anni sono stati emessi 40.158 provvedimenti di sfratto, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente. L'autorità amministrativa spesso applica le leggi con troppa lentezza, mentre la causa è la morosità o il ritardo nei pagamenti degli affitti. Secondo <b>Sole24Ore</b>, sono stati emessi 9,3 sfratti ogni mille famiglie in affitto.
Ma chi è interessato? E' ovviamente il governo Meloni che punta a rilanciare la locazione turistica. Dal 21 al 26% aumenterà la cedolare secca per gli affitti brevi. Il messaggio politico è chiaro: colpire la rendita turistica. Ma la formula non è così automatica, molti immobili nati per l'uso turistico non si prestano a una locazione stabile.
Avere un appartamento significa pagare molto in Italia. Un bilocale di 60 metri quadri supera già 1.100 euro al mese. Questo aumento della spesa è il risultato della cedolare secca e delle altre regole per gli affitti brevi. La questione è: dove andranno a finire le case «liberate»? Serve un Piano Casa nazionale capace di generare nuova offerta e contenere i canoni, oggi ben oltre la soglia sostenibile del 30%.
A livello nazionale, negli ultimi due anni sono stati emessi 40.158 provvedimenti di sfratto, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente. L'autorità amministrativa spesso applica le leggi con troppa lentezza, mentre la causa è la morosità o il ritardo nei pagamenti degli affitti. Secondo <b>Sole24Ore</b>, sono stati emessi 9,3 sfratti ogni mille famiglie in affitto.
Ma chi è interessato? E' ovviamente il governo Meloni che punta a rilanciare la locazione turistica. Dal 21 al 26% aumenterà la cedolare secca per gli affitti brevi. Il messaggio politico è chiaro: colpire la rendita turistica. Ma la formula non è così automatica, molti immobili nati per l'uso turistico non si prestano a una locazione stabile.
Avere un appartamento significa pagare molto in Italia. Un bilocale di 60 metri quadri supera già 1.100 euro al mese. Questo aumento della spesa è il risultato della cedolare secca e delle altre regole per gli affitti brevi. La questione è: dove andranno a finire le case «liberate»? Serve un Piano Casa nazionale capace di generare nuova offerta e contenere i canoni, oggi ben oltre la soglia sostenibile del 30%.