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"Asti, il modello di spaccio 'Spaccio del Popolo' che sta rivoluzionando la filiera corta e il km0. Lo spaccio, aperto nel 2013 nella via Brofferio, è un punto di riferimento per i consumatori consapevoli. Sergio Zappa, responsabile dal 2016, racconta che l'idea è arrivata da gruppi di acquisto collettivo di prodotti agricoli. Il modello prevede un acquisto rispettabile, ma confinato a una cerchia ristretta di persone.
Ora, Zappa sostiene che sia necessario ampliare i fruitori di questo modello di consumo, aprendo le porte alla filiera corta e al km0 anche ad altre persone. Per fare acquisti allo spaccio ci vuole la tessera, che costa 5 euro per più anni. I tesserati sono circa 250.
Ma lo spaccio è molto più di questo. Il ricarico sulla merce in vendita è minimo, dal 15 al 25%. Si privilegia il biologico e l'agricoltura integrata, con riferimenti a produttori della zona. La collaborazione con Libera e aziende che lavorano le terre confiscate alle mafie è fondamentale.
Altrettanto importanti i percorsi di educazione, come i corsi sulla stagionalità dei prodotti. Una sintesi delle conferenze sulla qualità dell'alimentazione è contenuta nel quaderno «Appunti sulla filiera corta e sulla stagionalità delle produzioni agricole». I testi spiegano la filiera corta, il rapporto diretto tra produzione e consumo, affrontando anche altre tematiche che ruotano attorno al cibo e al suo legame con il territorio.
L'opuscolo «Buttiamolo in pentola. Ricette contro lo spreco alimentare» nell'ambito del progetto Territorio e Salute: 30 ricette per recuperare gli avanzi. Grazie al dottor Maurizio Quadri, sono emersi anche casi che necessitavano di ulteriori percorsi sanitari e cure. Illo spaccio è un punto di riferimento per i consumatori consapevoli, un modello di consumo sostenibile che sta rivoluzionando la filiera corta e il km0."
Ora, Zappa sostiene che sia necessario ampliare i fruitori di questo modello di consumo, aprendo le porte alla filiera corta e al km0 anche ad altre persone. Per fare acquisti allo spaccio ci vuole la tessera, che costa 5 euro per più anni. I tesserati sono circa 250.
Ma lo spaccio è molto più di questo. Il ricarico sulla merce in vendita è minimo, dal 15 al 25%. Si privilegia il biologico e l'agricoltura integrata, con riferimenti a produttori della zona. La collaborazione con Libera e aziende che lavorano le terre confiscate alle mafie è fondamentale.
Altrettanto importanti i percorsi di educazione, come i corsi sulla stagionalità dei prodotti. Una sintesi delle conferenze sulla qualità dell'alimentazione è contenuta nel quaderno «Appunti sulla filiera corta e sulla stagionalità delle produzioni agricole». I testi spiegano la filiera corta, il rapporto diretto tra produzione e consumo, affrontando anche altre tematiche che ruotano attorno al cibo e al suo legame con il territorio.
L'opuscolo «Buttiamolo in pentola. Ricette contro lo spreco alimentare» nell'ambito del progetto Territorio e Salute: 30 ricette per recuperare gli avanzi. Grazie al dottor Maurizio Quadri, sono emersi anche casi che necessitavano di ulteriori percorsi sanitari e cure. Illo spaccio è un punto di riferimento per i consumatori consapevoli, un modello di consumo sostenibile che sta rivoluzionando la filiera corta e il km0."