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In Asti, uno spaccio gestito da volontari apre le porte di un modello di consumo consapevole. Lo "Spaccio del popolo" è nato nel 2013 per offrire prodotti alimentari freschi e di alta qualità ai cittadini della zona. Il responsabile, Sergio Zappa, spiega che l'idea è stata ispirata da gruppi di acquisto collettivo di prodotti agricoli, ma vuole ampliare i fruitori di questo modello di consumo.
Il passaporto per entrare nello spaccio costa solo 5 euro e richiede la tessera. Ma ciò che rende lo spaccio speciale è la politica del ricarico minimale, dal 15% al 25%, su tutti i prodotti. Zappa conferma che i riferimenti sono produttori locali, con distanze limitate, e collabora anche con libera e aziende che lavorano le terre confiscate alle mafie.
L'attenzione è rivolta anche alla educazione, con corsi sulla stagionalità dei prodotti. Un quaderno realizzato con il contributo della Fondazione Crat contiene sintesi delle conferenze sulla qualità dell'alimentazione e sul rapporto diretto tra produzione e consumo.
Lo spaccio è un esempio di come si possa costruire percorsi di consumo accessibili e consapevoli. L'obiettivo è quello di contrastare lo spreco alimentare e sostenere le cure mediche. Grazie a questo progetto, sono emerse anche opportunità per visitare lo studio del medico Maurizio Quadri e hanno ricevuto cure mediche persone che non avevano accesso alle cure.
Il passaporto per entrare nello spaccio costa solo 5 euro e richiede la tessera. Ma ciò che rende lo spaccio speciale è la politica del ricarico minimale, dal 15% al 25%, su tutti i prodotti. Zappa conferma che i riferimenti sono produttori locali, con distanze limitate, e collabora anche con libera e aziende che lavorano le terre confiscate alle mafie.
L'attenzione è rivolta anche alla educazione, con corsi sulla stagionalità dei prodotti. Un quaderno realizzato con il contributo della Fondazione Crat contiene sintesi delle conferenze sulla qualità dell'alimentazione e sul rapporto diretto tra produzione e consumo.
Lo spaccio è un esempio di come si possa costruire percorsi di consumo accessibili e consapevoli. L'obiettivo è quello di contrastare lo spreco alimentare e sostenere le cure mediche. Grazie a questo progetto, sono emerse anche opportunità per visitare lo studio del medico Maurizio Quadri e hanno ricevuto cure mediche persone che non avevano accesso alle cure.