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L'Unione europea ha raggiunto un accordo sul clima, a maggioranza qualificata, con la previsione di tagli delle emissioni del 90% entro il 2040. Questo compromesso è stato raggiunto dopo oltre 24 ore di negoziati e prevede una serie di flessibilità per rendere la traiettoria meno rigida.
Il testo dell'accordo prevede la possibilità di contabilizzare fino al 5% di crediti internazionali di carbonio extra UE nel bilancio delle emissioni. Inoltre, un ulteriore 5% di crediti esteri potranno essere acquistati dai Paesi per coprire gli sforzi nazionali. Il compromesso conferma anche una clausola di revisione su base biennale a seguito di una valutazione da parte della Commissione europea.
L'accordo è stato votato da 21 Paesi membri, che rappresentano l'81,9% della popolazione europea, con la Slovacchia, l'Ungheria e la Polonia che hanno votato contro. Il Belgio e la Bulgaria si sarebbero astenuti.
Il ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha definito questo accordo come "un buon compromesso" e ha riconosciuto le istanze italiane, come il rinvio di un anno dell'attuazione dell'Ets e il riconoscimento dei biocarburanti. L'Italia avrà diritto a contabilizzare fino al 5% di crediti di carbonio internazionali e potrà acquistare un ulteriore 5% di "crediti domestici".
Il testo dell'accordo prevede la possibilità di contabilizzare fino al 5% di crediti internazionali di carbonio extra UE nel bilancio delle emissioni. Inoltre, un ulteriore 5% di crediti esteri potranno essere acquistati dai Paesi per coprire gli sforzi nazionali. Il compromesso conferma anche una clausola di revisione su base biennale a seguito di una valutazione da parte della Commissione europea.
L'accordo è stato votato da 21 Paesi membri, che rappresentano l'81,9% della popolazione europea, con la Slovacchia, l'Ungheria e la Polonia che hanno votato contro. Il Belgio e la Bulgaria si sarebbero astenuti.
Il ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha definito questo accordo come "un buon compromesso" e ha riconosciuto le istanze italiane, come il rinvio di un anno dell'attuazione dell'Ets e il riconoscimento dei biocarburanti. L'Italia avrà diritto a contabilizzare fino al 5% di crediti di carbonio internazionali e potrà acquistare un ulteriore 5% di "crediti domestici".