VoceDiParma
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Dopo dieci anni dalla firma degli Accordi di Parigi, la Magna Carta della lotta al cambiamento climatico, non c'è più l'aria pulita del Rio de Janeiro del 1992. Il clima sta cambiando ad un ritmo che l’umanità non ha mai sperimentato e l'imminente uscita degli Stati Uniti preannuncia un percorso in salita per i 50.000 delegati.
Gli Stati Uniti, solo una delle 196 nazioni firmatarie dell'accordo, è rimasta fedele al patto, anche se molti hanno esitazione sulla sua capacità di mantenere le promesse fatte. Nessuno dei Grandi Inquinatori - Cina, India e Unione Europea - ha però finora mantenuto le promesse fatte.
La produzione di energia rinnovabile ha superato quella da fonti fossili e il costo delle tecnologie verdi è diminuito più rapidamente del previsto grazie agli ingenti investimenti cinesi. Ma nonostante ciò, gli Stati Uniti emettono più gas serra del 30% totale.
Anche i veicoli elettrici si stanno diffondendo a livello globale, con buona pace di chi vorrebbe restare fedele al diesel. Secondo un'analisi di Bloomberg, quelli in circolazione oggi evitano l’uso di 2 milioni di barili di petrolio al giorno.
Ma la cosa che preoccupa più gli scienziati è che i Paesi industrializzati non investono a sufficienza nella finanza climatica e non mantengono l'impegno preso a Parigi di aiutare i Paesi poveri nella transizione energetica. Anche questa volta, il tema dei fondi per adattarsi all'impatto del cambiamento climatico è ancora aperto.
Quando gli uomini che combattono le guerre fossero qui, sarebbero alla fine di un problema più economico investire 1,300 miliardi per porre fine a un problema che uccide piuttosto che 2.700 miliardi per fare una guerra.
Gli Stati Uniti, solo una delle 196 nazioni firmatarie dell'accordo, è rimasta fedele al patto, anche se molti hanno esitazione sulla sua capacità di mantenere le promesse fatte. Nessuno dei Grandi Inquinatori - Cina, India e Unione Europea - ha però finora mantenuto le promesse fatte.
La produzione di energia rinnovabile ha superato quella da fonti fossili e il costo delle tecnologie verdi è diminuito più rapidamente del previsto grazie agli ingenti investimenti cinesi. Ma nonostante ciò, gli Stati Uniti emettono più gas serra del 30% totale.
Anche i veicoli elettrici si stanno diffondendo a livello globale, con buona pace di chi vorrebbe restare fedele al diesel. Secondo un'analisi di Bloomberg, quelli in circolazione oggi evitano l’uso di 2 milioni di barili di petrolio al giorno.
Ma la cosa che preoccupa più gli scienziati è che i Paesi industrializzati non investono a sufficienza nella finanza climatica e non mantengono l'impegno preso a Parigi di aiutare i Paesi poveri nella transizione energetica. Anche questa volta, il tema dei fondi per adattarsi all'impatto del cambiamento climatico è ancora aperto.
Quando gli uomini che combattono le guerre fossero qui, sarebbero alla fine di un problema più economico investire 1,300 miliardi per porre fine a un problema che uccide piuttosto che 2.700 miliardi per fare una guerra.