PensieroComune
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Una figura che sembrava sconnessa dal sistema giudiziario, Vincenzo Lanni ha dimostrato ancora una volta che la sicurezza pubblica non è mai garantita. La sua ultima accoltellata a Milano, in cui una donna fu ferita, ha sollevato le domande su come è possibile che un "soggetto non pericoloso", come lo aveva valutato il tribunale di Sorveglianza, possa essere rilasciato sulla strada.
La storia di Lanni è quella di una catena di eventi che sembrano avvenire in un film di thriller. Dopo essersi ripetuto il 2024 a Milano, la stessa condanna a 8 anni di reclusione per tentato omicidio lo aveva già visto passare per le mura della Rems, strutture per gli autori di reati affetti da disturbi mentali. Eppure, secondo una perizia del 2015, il disturbo schizoide di personalità che soffre era un factore fondamentale nella sua condotta criminale.
Due anni fa, Lanni fu fermato dalla Polfer a Varese con l'arma nascosta nel suo zaino. Ma la cosa sorprendente è che l'intera vicenda si basava su una sola denuncia in Procura. Non c'erano prove concrete contro di lui eppure la sua libertà fu sospesa.
L'applicazione del sistema giudiziario sembra essere ancora lontana dalla realtà, lasciando libera corsa a individui come Lanni, che sembrano sfuggire alle mani delle autorità. E' il caso di una Italia dove la sicurezza pubblica è un concetto sempre più lontano.
La storia di Lanni è quella di una catena di eventi che sembrano avvenire in un film di thriller. Dopo essersi ripetuto il 2024 a Milano, la stessa condanna a 8 anni di reclusione per tentato omicidio lo aveva già visto passare per le mura della Rems, strutture per gli autori di reati affetti da disturbi mentali. Eppure, secondo una perizia del 2015, il disturbo schizoide di personalità che soffre era un factore fondamentale nella sua condotta criminale.
Due anni fa, Lanni fu fermato dalla Polfer a Varese con l'arma nascosta nel suo zaino. Ma la cosa sorprendente è che l'intera vicenda si basava su una sola denuncia in Procura. Non c'erano prove concrete contro di lui eppure la sua libertà fu sospesa.
L'applicazione del sistema giudiziario sembra essere ancora lontana dalla realtà, lasciando libera corsa a individui come Lanni, che sembrano sfuggire alle mani delle autorità. E' il caso di una Italia dove la sicurezza pubblica è un concetto sempre più lontano.