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"In questo clima di solitudine e isolamento, la mostra "1+1. L'arte relazionale" al MAXXI ci invita a riflettere sulla natura delle relazioni umane e sul loro ruolo nella società moderna. La prima grande retrospettiva al mondo dedicata all'arte relazionale, quest'opera espone le opere di 45 artisti che hanno intuito il cambiamento della sfera delle relazioni umane nel nostro tempo.
Nicolas Bourriaud, critico e curatore francese che ha coniato il termine "arte relazionale", aveva definito questa arte come un insieme di pratiche artistiche che prendono come punto di partenza le relazioni umane e il loro contesto sociale. E proprio questo è ciò che vediamo in questa mostra: artisti che esplorano la sfera interumana, dalla pop art alla performance, dall'installazione all'immagine.
Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan e Philippe Parreno sono solo alcuni degli artisti che ci offrono una visione profonda della condizione umana nel nostro tempo. Dalla "Untitled" di Cattelan, con il gallerista Massimo De Carlo appeso al muro, alla "VB74" di Beecroft e al Tapis de Lecture di Dominique Gonzalez-Foerster, si esplorano i confini della sfera interumana e la nostra capacità di relazionarci con il mondo intorno a noi.
Maria Emanuela Bruni, Presidente Fondazione MAXXI, ha spiegato che in questa mostra incontreremo una quantità di persone che vanno dal muratore al prete, dal clochard allo studioso. "È un viaggio affascinante", ha detto, "che ci fa riflettere sulla società come è cambiata e sulla nostra capacità di relazionarci con gli altri".
In questo senso, la mostra "1+1. L'arte relazionale" al MAXXI ci invita a riflettere sulla natura delle relazioni umane e sul loro ruolo nella società moderna. È un viaggio che ci fa scoprire nuove prospettive e nuove possibilità di espressione artistica, e che ci ricorda l'importanza della connessione umana in un mondo sempre più tecnologico e isolante."
Nicolas Bourriaud, critico e curatore francese che ha coniato il termine "arte relazionale", aveva definito questa arte come un insieme di pratiche artistiche che prendono come punto di partenza le relazioni umane e il loro contesto sociale. E proprio questo è ciò che vediamo in questa mostra: artisti che esplorano la sfera interumana, dalla pop art alla performance, dall'installazione all'immagine.
Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan e Philippe Parreno sono solo alcuni degli artisti che ci offrono una visione profonda della condizione umana nel nostro tempo. Dalla "Untitled" di Cattelan, con il gallerista Massimo De Carlo appeso al muro, alla "VB74" di Beecroft e al Tapis de Lecture di Dominique Gonzalez-Foerster, si esplorano i confini della sfera interumana e la nostra capacità di relazionarci con il mondo intorno a noi.
Maria Emanuela Bruni, Presidente Fondazione MAXXI, ha spiegato che in questa mostra incontreremo una quantità di persone che vanno dal muratore al prete, dal clochard allo studioso. "È un viaggio affascinante", ha detto, "che ci fa riflettere sulla società come è cambiata e sulla nostra capacità di relazionarci con gli altri".
In questo senso, la mostra "1+1. L'arte relazionale" al MAXXI ci invita a riflettere sulla natura delle relazioni umane e sul loro ruolo nella società moderna. È un viaggio che ci fa scoprire nuove prospettive e nuove possibilità di espressione artistica, e che ci ricorda l'importanza della connessione umana in un mondo sempre più tecnologico e isolante."