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Oggi Acerra è stata travolta da un evento che ricorda i film western degli anni '60, un duello a fuoco in pieno stile "Far West" che ha lasciato due giovani morti per sempre. La notizia è uscita ieri sera e ha colpito nel segno l'inchiesta sulla criminalità organizzata che sta facendo capolino in molti territori del Napoletano.
Vincenzo Tortora, 21enne, e Pasquale Di Balsamo, 22enne, sono stati i due giovani che hanno pagato il prezzo di una sparatoria in via Leonardo da Vinci. Il primo è morto all'ospedale Cardarelli, mentre il secondo è deceduto alla clinica Villa dei Fiori poco dopo l'arrivo. Entrambi sono stati colpiti più volte con proiettili che hanno bucato costole e testa.
La scena del crimine lascia intendere un conflitto a fuoco tra due rivali, ma la domanda è: chi era il responsabile di questo scontro? La risposta non è ancora chiara, poiché i carabinieri non hanno trovato alcuna pistola sul luogo del delitto. Tuttavia, gli inquirenti stanno esplorando l'ipotesi che le due vittime abbiano deciso di regolare in proprio una disputa tra i loro clan senza coinvolgere i vertici.
L'inchiesta si concentra sulla rivalità tra i clan Tortora e Avventurato, che gestiscono il malaffare sul territorio. Vincenzo Tortora era legato al primo gruppo, mentre Di Balsamo era vicino al secondo. Ma è necessario stabilire se lo scontro a fuoco sia una conseguenza di un salto di qualità delle ostilità tra i due gruppi con il rischio di un'esplosione di una faida o se le due vittime abbiano deciso di regolare in proprio.
La ricostruzione della dinamica del crimine potrebbe arricchirsi dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, che possono avere catturato scene della scena del delitto. Però, purtroppo, la sparatoria tra i due rivali sembra essere stata "regolata" con proiettili, lasciando senza soluzione apparente il caso.
Resta aperta l'ipotesi che le due vittime abbiano deciso di regolare in proprio una disputa, ma anche l'ipotesi del duplice omicidio firmato da una stessa mano non viene esclusa a priori. La notizia è ancora molto chiara, ma la ricostruzione della dinamica potrebbe essere complessa e impegnativa per gli inquirenti.
Vincenzo Tortora, 21enne, e Pasquale Di Balsamo, 22enne, sono stati i due giovani che hanno pagato il prezzo di una sparatoria in via Leonardo da Vinci. Il primo è morto all'ospedale Cardarelli, mentre il secondo è deceduto alla clinica Villa dei Fiori poco dopo l'arrivo. Entrambi sono stati colpiti più volte con proiettili che hanno bucato costole e testa.
La scena del crimine lascia intendere un conflitto a fuoco tra due rivali, ma la domanda è: chi era il responsabile di questo scontro? La risposta non è ancora chiara, poiché i carabinieri non hanno trovato alcuna pistola sul luogo del delitto. Tuttavia, gli inquirenti stanno esplorando l'ipotesi che le due vittime abbiano deciso di regolare in proprio una disputa tra i loro clan senza coinvolgere i vertici.
L'inchiesta si concentra sulla rivalità tra i clan Tortora e Avventurato, che gestiscono il malaffare sul territorio. Vincenzo Tortora era legato al primo gruppo, mentre Di Balsamo era vicino al secondo. Ma è necessario stabilire se lo scontro a fuoco sia una conseguenza di un salto di qualità delle ostilità tra i due gruppi con il rischio di un'esplosione di una faida o se le due vittime abbiano deciso di regolare in proprio.
La ricostruzione della dinamica del crimine potrebbe arricchirsi dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, che possono avere catturato scene della scena del delitto. Però, purtroppo, la sparatoria tra i due rivali sembra essere stata "regolata" con proiettili, lasciando senza soluzione apparente il caso.
Resta aperta l'ipotesi che le due vittime abbiano deciso di regolare in proprio una disputa, ma anche l'ipotesi del duplice omicidio firmato da una stessa mano non viene esclusa a priori. La notizia è ancora molto chiara, ma la ricostruzione della dinamica potrebbe essere complessa e impegnativa per gli inquirenti.