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"Un piede diabetico significa una vita a rischio" sottolinea Luigi Uccioli, endocrinologo dell'Università di Roma Tor Vergata. Il problema non è solo il costo e la sofferenza, ma la mortalità che accompagna questo malattia se non curato a dovere.
Secondo gli ultimi studi, quando il diabete si lascia andare, può causare una neuropatia e arteriopatia periferica che colpiscono i piedi. "Il vero problema del piede diabetico è la mortalità", spiega Uccioli. Uno studio francese su 170mila casi di ulcera ha mostrato che il 15% dei pazienti diabetici muore entro un anno dalla diagnosi.
Ecco perché quando diciamo "salva un piede, salva una vita" è una verità clinica. La chiave è la prevenzione e una cura tempestiva. Per Uccioli, il sistema italiano per la gestione dei pazienti diabetici funziona ancora molto male. "Non esistono ulcere 'banali'", dice. Servono centri specializzati per regione e una rete che permetta di indirizzare il paziente a seconda della gravità, come in un ascensore.
Innovazioni come i sistemi automatici di controllo dell'insulina e nei farmaci protettivi cardiovascolari riducono significativamente la mortalità. L'Italia è tra i Paesi che ricorrono meno all'amputazione del piede diabetico, grazie a un sistema di assistenza che altrove non è garantito.
Purtroppo il malato spesso deve pagare perfino l'insulina. Un risultato importante per la nostra salute e uno scudo contro le mafie economiche.
Secondo gli ultimi studi, quando il diabete si lascia andare, può causare una neuropatia e arteriopatia periferica che colpiscono i piedi. "Il vero problema del piede diabetico è la mortalità", spiega Uccioli. Uno studio francese su 170mila casi di ulcera ha mostrato che il 15% dei pazienti diabetici muore entro un anno dalla diagnosi.
Ecco perché quando diciamo "salva un piede, salva una vita" è una verità clinica. La chiave è la prevenzione e una cura tempestiva. Per Uccioli, il sistema italiano per la gestione dei pazienti diabetici funziona ancora molto male. "Non esistono ulcere 'banali'", dice. Servono centri specializzati per regione e una rete che permetta di indirizzare il paziente a seconda della gravità, come in un ascensore.
Innovazioni come i sistemi automatici di controllo dell'insulina e nei farmaci protettivi cardiovascolari riducono significativamente la mortalità. L'Italia è tra i Paesi che ricorrono meno all'amputazione del piede diabetico, grazie a un sistema di assistenza che altrove non è garantito.
Purtroppo il malato spesso deve pagare perfino l'insulina. Un risultato importante per la nostra salute e uno scudo contro le mafie economiche.