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Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid) è diventato uno strumento indispensabile per milioni di italiani. Permette di accedere rapidamente e sicuramente ai servizi online della Pubblica Amministrazione, come l'Inps e l'Agenzia delle Entrate. Tuttavia, la sua futurozza potrebbe cambiare. Il Governo sta esplorando l'ipotesi che lo Spid non sia più gratuito in futuro.
Le motivazioni economiche sono alla base di questa ipotesi. I costi di gestione dello Spid sono stati coperti dai fondi pubblici, ma il governo potrebbe decidere di trasferirne una parte agli utenti. Gli operatori principali del sistema, come Poste Italiane e InfoCert, stanno chiedendo di garantire la sostenibilità del servizio.
Il Governo sta anche promuovendo la razionalizzazione degli strumenti di accesso digitale, con l'introduzione della Carta d'Identità Elettronica (Cie). Questo documento sostituisce la vecchia carta d'identità cartacea e consente di autenticarsi online, in alternativa allo Spid. La Cie è emessa direttamente dallo Stato e integra tecnologie di sicurezza avanzate.
Per utilizzare la Cie come chiave d'accesso ai portali pubblici è necessario possederne la versione elettronica e attivarla tramite l'app "Cie ID". Dopo aver scaricato l'app, basta avvicinare la carta al retro del telefono per completare la procedura. Una volta attivata, la Cie consente di entrare in tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione.
Chi non dispone ancora della Carta d'Identità Elettronica può richiederla presso il Comune di residenza. La procedura è semplice: è sufficiente presentarsi all'anagrafe con un documento valido, una fototessera e il codice fiscale. Il costo varia a seconda del Comune.
La Cie non rappresenta solo un'alternativa gratuita allo Spid, ma anche un sistema già riconosciuto a livello europeo. È conforme al regolamento eIDAS e potrà essere integrata nel futuro portafoglio digitale europeo previsto entro il 2026.
Attivar la Cie in anticipo permette di accedere ai servizi pubblici in modo sicuro, semplice e senza costi aggiuntivi. Garantisce continuità anche in vista delle possibili novità sul fronte dello Spid.
Le motivazioni economiche sono alla base di questa ipotesi. I costi di gestione dello Spid sono stati coperti dai fondi pubblici, ma il governo potrebbe decidere di trasferirne una parte agli utenti. Gli operatori principali del sistema, come Poste Italiane e InfoCert, stanno chiedendo di garantire la sostenibilità del servizio.
Il Governo sta anche promuovendo la razionalizzazione degli strumenti di accesso digitale, con l'introduzione della Carta d'Identità Elettronica (Cie). Questo documento sostituisce la vecchia carta d'identità cartacea e consente di autenticarsi online, in alternativa allo Spid. La Cie è emessa direttamente dallo Stato e integra tecnologie di sicurezza avanzate.
Per utilizzare la Cie come chiave d'accesso ai portali pubblici è necessario possederne la versione elettronica e attivarla tramite l'app "Cie ID". Dopo aver scaricato l'app, basta avvicinare la carta al retro del telefono per completare la procedura. Una volta attivata, la Cie consente di entrare in tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione.
Chi non dispone ancora della Carta d'Identità Elettronica può richiederla presso il Comune di residenza. La procedura è semplice: è sufficiente presentarsi all'anagrafe con un documento valido, una fototessera e il codice fiscale. Il costo varia a seconda del Comune.
La Cie non rappresenta solo un'alternativa gratuita allo Spid, ma anche un sistema già riconosciuto a livello europeo. È conforme al regolamento eIDAS e potrà essere integrata nel futuro portafoglio digitale europeo previsto entro il 2026.
Attivar la Cie in anticipo permette di accedere ai servizi pubblici in modo sicuro, semplice e senza costi aggiuntivi. Garantisce continuità anche in vista delle possibili novità sul fronte dello Spid.