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La situazione drogologica dell'Italia si sta aggravando. 30enne morto per overdose di nitazeni a Brunico. Il caso, risalente al settembre del 2024, è tornato in discussione dopo che i carabinieri hanno trovato frantumate di carta stagnola nel luogo dove il corpo era stato scoperto. I laboratori scientifici hanno confermato la presenza n-pirrolidin protonizapene, un potente oppioide associato a gravi rischi di overdose e morte per aritmie cardiache.
Il procuratore di Bolzano, Axel Bisignano, ha dichiarato che "il nitazene è molto più potente del Fentanyl", una sostanza già considerata letale. I nitazeni non sono una novità, ma il loro uso come sostanza stupefacente sta aumentando la soglia di allerta tra le autorità sanitarie nel mondo.
I laboratori clandestini stanno sintetizzando e introducendo sul mercato illecito questi oppioidi sintetici, spesso cogliendo di sorpresa consumatori e sistemi sanitari. Il concetto chiave per comprendere la minaccia dei nitazeni è la loro potenza. Gli oppioidi agiscono legandosi ai recettori nel cervello, bloccando il dolore ma anche, a dosi elevate, sopprimendo la funzione respiratoria.
La potenza di questi sostanze va da una a centinaia di volte più potente della morfina. Gli ultimi tre fanno parte della famiglia dei nitazeni, che sono stati identificati dalle autorità sotto diverse forme. Resti sono stati rinvenuti anche in altri campioni di eroina, cocaina, ketamina e Fentanyl.
Il consumatore finale, spesso, non sa di stare assumendo un nitazene. Crede di acquistare eroina o un antidolorifico da prescrizione, ma riceve invece un cocktail contenente un composto centinaia di volte più potente, per il quale non ha tolleranza. Questi composti sono stati collegati a focolai di overdose mortali in diversi paesi.
La situazione è grave e richiede una risposta immediata. Le autorità devono aumentare la vigilanza e le operazioni di repressione del mercato illecito. Il sistema sanitario deve essere allertato e i medici dovranno essere informati sulle sostanze più potenti che stanno circolando.
Il procuratore di Bolzano, Axel Bisignano, ha dichiarato che "il nitazene è molto più potente del Fentanyl", una sostanza già considerata letale. I nitazeni non sono una novità, ma il loro uso come sostanza stupefacente sta aumentando la soglia di allerta tra le autorità sanitarie nel mondo.
I laboratori clandestini stanno sintetizzando e introducendo sul mercato illecito questi oppioidi sintetici, spesso cogliendo di sorpresa consumatori e sistemi sanitari. Il concetto chiave per comprendere la minaccia dei nitazeni è la loro potenza. Gli oppioidi agiscono legandosi ai recettori nel cervello, bloccando il dolore ma anche, a dosi elevate, sopprimendo la funzione respiratoria.
La potenza di questi sostanze va da una a centinaia di volte più potente della morfina. Gli ultimi tre fanno parte della famiglia dei nitazeni, che sono stati identificati dalle autorità sotto diverse forme. Resti sono stati rinvenuti anche in altri campioni di eroina, cocaina, ketamina e Fentanyl.
Il consumatore finale, spesso, non sa di stare assumendo un nitazene. Crede di acquistare eroina o un antidolorifico da prescrizione, ma riceve invece un cocktail contenente un composto centinaia di volte più potente, per il quale non ha tolleranza. Questi composti sono stati collegati a focolai di overdose mortali in diversi paesi.
La situazione è grave e richiede una risposta immediata. Le autorità devono aumentare la vigilanza e le operazioni di repressione del mercato illecito. Il sistema sanitario deve essere allertato e i medici dovranno essere informati sulle sostanze più potenti che stanno circolando.