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La bozza di legge di bilancio è un vero e proprio labirinto burocratico, che sembra piacere confondere gli imprenditori con una serie di sussidi e agevolazioni che non sono mai stati effettivamente implementati. La cosiddetta Ires premiale, che doveva aiutare le imprese a investire e a creare occupazione, è andata in fumo. Un meccanismo inutilmente complesso, che ha provocato una prematura disaffezione tra gli imprenditori.
Ecco il risultato: piuttosto che incentivare l'innovazione e lo sviluppo, il governo si è concentrato sulla semplificazione amministrativa. Ma è una semplificazione illusoria, perché alla fine, si scopre che non c'erano fondi sufficienti per attuarla.
E poi, ci sono le agevolazioni per la transizione energetica e la crescita economica. Ma anche qui, il governo ha fatto una scelta importante: tornare ai tempi del governo Renzi e abbandonare la disciplina di Transizione 5.0. È un passo indietro, che sembra non avere senso.
Stefano Firpo, direttore generale di Assonime, ha commentato la manovra del governo: "Va dato atto al governo di aver riscoperto le virtù di Industria 4.0. Ma io vedo nell'intera manovra una distrazione grave nel sostenere l'industria. La scomparsa dell'Ace, per favore la crescita dimensionale delle imprese italiane, troppo piccole per avere un futuro".
In sintesi, la bozza di legge di bilancio è un disastro, che sembra piacere confondere gli imprenditori con una serie di sussidi e agevolazioni che non sono mai stati effettivamente implementati. È il risultato di una burocracia amministrativa complessa, che ha provocato una prematura disaffezione tra gli imprenditori.
Ecco il risultato: piuttosto che incentivare l'innovazione e lo sviluppo, il governo si è concentrato sulla semplificazione amministrativa. Ma è una semplificazione illusoria, perché alla fine, si scopre che non c'erano fondi sufficienti per attuarla.
E poi, ci sono le agevolazioni per la transizione energetica e la crescita economica. Ma anche qui, il governo ha fatto una scelta importante: tornare ai tempi del governo Renzi e abbandonare la disciplina di Transizione 5.0. È un passo indietro, che sembra non avere senso.
Stefano Firpo, direttore generale di Assonime, ha commentato la manovra del governo: "Va dato atto al governo di aver riscoperto le virtù di Industria 4.0. Ma io vedo nell'intera manovra una distrazione grave nel sostenere l'industria. La scomparsa dell'Ace, per favore la crescita dimensionale delle imprese italiane, troppo piccole per avere un futuro".
In sintesi, la bozza di legge di bilancio è un disastro, che sembra piacere confondere gli imprenditori con una serie di sussidi e agevolazioni che non sono mai stati effettivamente implementati. È il risultato di una burocracia amministrativa complessa, che ha provocato una prematura disaffezione tra gli imprenditori.