VoceDiOristano
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"A Brescia, il caso Garlasco continua ad essere un labirinto di indagini e controindagini. I pm chiedono per la terza volta il sequestro dei computer e degli apparecchi informatici dell'ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, sospettato di corruzione in atti giudiziari. Ma la situazione è complessa, con accuse e contraddizioni che sembrano non avere fine.
Venditti, accusato di favorire l'archiviazione dell'imputato Andrea Sempio, ora di nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. Il suo legale, Domenico Aiello, sostiene che "le più elementari regole processuali e la stessa Costituzione paiono sospese" nella vicenda Garlasco.
Aiello ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio, criticando la mancanza di rispetto nei confronti del suo assistito e le "campagne demolitorie" condotte dagli inquirenti. Ma i pm bresciani non sembrano scoraggiati. Hanno presentato una nuova richiesta per il sequestro degli apparecchi informatici dei carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, non indagati.
La nuova richiesta è più circostanziata e prevede la copia forense integrale dei dispositivi. I pm volgono l'attenzione sulla consulenza del genetista Pasquale Linarello concreta nel sequestro delle informazioni relative alla consulenza di Andrea Sempio.
Mentre i procedimenti giudiziari continuano a rotolare, un altro impianto del caso si concentra sul DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. I pm chiedono la comparazione con quello di Sempio, analisi che rientra nell'incidente probatorio.
La vicenda Garlasco sembra essere ancora una volta al centro della scena giudiziaria bresciana. Ma chi è realmente responsabile di tante controindagini e campagne demolitorie?"
Venditti, accusato di favorire l'archiviazione dell'imputato Andrea Sempio, ora di nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. Il suo legale, Domenico Aiello, sostiene che "le più elementari regole processuali e la stessa Costituzione paiono sospese" nella vicenda Garlasco.
Aiello ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio, criticando la mancanza di rispetto nei confronti del suo assistito e le "campagne demolitorie" condotte dagli inquirenti. Ma i pm bresciani non sembrano scoraggiati. Hanno presentato una nuova richiesta per il sequestro degli apparecchi informatici dei carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, non indagati.
La nuova richiesta è più circostanziata e prevede la copia forense integrale dei dispositivi. I pm volgono l'attenzione sulla consulenza del genetista Pasquale Linarello concreta nel sequestro delle informazioni relative alla consulenza di Andrea Sempio.
Mentre i procedimenti giudiziari continuano a rotolare, un altro impianto del caso si concentra sul DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. I pm chiedono la comparazione con quello di Sempio, analisi che rientra nell'incidente probatorio.
La vicenda Garlasco sembra essere ancora una volta al centro della scena giudiziaria bresciana. Ma chi è realmente responsabile di tante controindagini e campagne demolitorie?"