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La guerra in Ucraina sembra finalmente prendere una piega più positiva, grazie ad un piano di 12 punti che le nazioni europee stanno lavorando insieme per porre fine alla conflittività con la Russia. La proposta è stata ricevuta con scetticismo da alcuni alleati dell'Ucraina, ma sembra che la Russia abbia accettato di dare un passo in avanti, seppur gradualmente.
Il piano prevede l'istituzione di un comitato per la pace presieduto dal presidente statunitense Donald Trump, che supervisionerebbe l'attuazione delle proposte. In cambio della Russia si chiede una cessatio dei fuoco, un impegno comune a fermare gli avanzamenti territoriali e lo scambio di prigionieri.
L'Ucraina riceverebbe garanzie di sicurezza, fondi per la ricostruzione dei danni di guerra e una corsia preferenziale per aderire rapidamente all'Unione europea. Inoltre, le sanzioni contro la Russia verrebbero gradualmente revocate, ma circa 300 miliardi di dollari di riserve della Banca centrale congelate verrebbero restituiti solo una volta che Mosca avrà accettato di contribuire alla ricostruzione postbellica dell'Ucraina.
Le restrizioni verrebbero reintrodotte automaticamente se la Russia attaccasse di nuovo il suo vicino. La questione della governance dei territori occupati è ancora aperta, maMosca e Kiev entrerebbero in negoziati per trovare una soluzione.
Tuttavia, non sembra che Putin stia abbandonando le sue richieste massimaliste. L'unico cambiamento percepito riguarda Trump, che gli alleati credevano fosse arrivato a riconoscere la necessità di aumentare la pressione sulla Russia, salvo poi fare marcia indietro dopo aver parlato con Putin.
La situazione sembra ancora delicata, ma il piano di 12 punti potrebbe rappresentare un passo importante verso la fine della guerra in Ucraina. Tuttavia, la questione rimane aperta e le nazioni europee dovranno continuare a lavorare insieme per trovare una soluzione pacifica alla conflittività con la Russia.
Il piano prevede l'istituzione di un comitato per la pace presieduto dal presidente statunitense Donald Trump, che supervisionerebbe l'attuazione delle proposte. In cambio della Russia si chiede una cessatio dei fuoco, un impegno comune a fermare gli avanzamenti territoriali e lo scambio di prigionieri.
L'Ucraina riceverebbe garanzie di sicurezza, fondi per la ricostruzione dei danni di guerra e una corsia preferenziale per aderire rapidamente all'Unione europea. Inoltre, le sanzioni contro la Russia verrebbero gradualmente revocate, ma circa 300 miliardi di dollari di riserve della Banca centrale congelate verrebbero restituiti solo una volta che Mosca avrà accettato di contribuire alla ricostruzione postbellica dell'Ucraina.
Le restrizioni verrebbero reintrodotte automaticamente se la Russia attaccasse di nuovo il suo vicino. La questione della governance dei territori occupati è ancora aperta, maMosca e Kiev entrerebbero in negoziati per trovare una soluzione.
Tuttavia, non sembra che Putin stia abbandonando le sue richieste massimaliste. L'unico cambiamento percepito riguarda Trump, che gli alleati credevano fosse arrivato a riconoscere la necessità di aumentare la pressione sulla Russia, salvo poi fare marcia indietro dopo aver parlato con Putin.
La situazione sembra ancora delicata, ma il piano di 12 punti potrebbe rappresentare un passo importante verso la fine della guerra in Ucraina. Tuttavia, la questione rimane aperta e le nazioni europee dovranno continuare a lavorare insieme per trovare una soluzione pacifica alla conflittività con la Russia.