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Il mondo della mobilità sta subendo un radicale cambiamento. Volkswagen, la potente casa tedesca che una volta dominava il mercato globale con la sua "Das Auto", ora si prepara a lanciare vetture elettriche interamente prodotte in Cina. Una svolta protezionistica che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella storia della Volkswagen.
La casa tedesca ha annunciato di avere trovato una soluzione innovativa per ridurre i costi di produzione, dimezzando gli importi di 500 milioni di euro a seconda del modello. Il segreto? L'efficienza della catena produttiva, con tempi di sviluppo fino al 30% più brevi e un costo inferiore della manodopera.
Ma cosa sta succedendo nella Cina, il mercato auto più grande del mondo? La casa madre Volkswagen si appresta a lanciare nuovi modelli di vetture elettriche dedicati solo al mercato locale, con un budget di 30 milioni di euro. Un segno di rinforzo della strategia "China for China" adottata dalla Volkswagen per recuperare quote di mercato nel più grande mercato auto del mondo.
Ma cosa sta succedendo davvero? La Cina stà diventando sempre più autarchica, grazie ai monumentali sussidi monetari e regolamentari concessi alle case locali dal governo di Pechino. Ecco perché i costruttori europei si sono visti costretti a ritirarsi gradualmente dal mercato cinese.
Audi, parte del gruppo Volkswagen, ha per prima lanciato un nuovo marchio dedicato al solo mercato cinese. La casa madre Volkswagen seguirà le sue orme, lanciando 30 nuovi modelli di vetture elettriche dedicati al mercato locale. Un segno di rinforzo della strategia protezionistica.
Ma cosa significa tutto questo per l'autonomia del Paese? Il gruppo Volkswagen si appresta a tagliare 35 mila dipendenti in Germania entro il 2030, allo scopo di adattarsi alla stagnazione del mercato europeo e alla riduzione delle esportazioni dal Vecchio Continente in Cina. Ma la Cina non è solo un luogo di approvvigionamento per i costruttori europei? Ecco perché gli economisti stanno sollevando qualche dubbio sulla lungimiranza dei piani per la Cina dei colossi industriali europei.
La casa tedesca ha annunciato di avere trovato una soluzione innovativa per ridurre i costi di produzione, dimezzando gli importi di 500 milioni di euro a seconda del modello. Il segreto? L'efficienza della catena produttiva, con tempi di sviluppo fino al 30% più brevi e un costo inferiore della manodopera.
Ma cosa sta succedendo nella Cina, il mercato auto più grande del mondo? La casa madre Volkswagen si appresta a lanciare nuovi modelli di vetture elettriche dedicati solo al mercato locale, con un budget di 30 milioni di euro. Un segno di rinforzo della strategia "China for China" adottata dalla Volkswagen per recuperare quote di mercato nel più grande mercato auto del mondo.
Ma cosa sta succedendo davvero? La Cina stà diventando sempre più autarchica, grazie ai monumentali sussidi monetari e regolamentari concessi alle case locali dal governo di Pechino. Ecco perché i costruttori europei si sono visti costretti a ritirarsi gradualmente dal mercato cinese.
Audi, parte del gruppo Volkswagen, ha per prima lanciato un nuovo marchio dedicato al solo mercato cinese. La casa madre Volkswagen seguirà le sue orme, lanciando 30 nuovi modelli di vetture elettriche dedicati al mercato locale. Un segno di rinforzo della strategia protezionistica.
Ma cosa significa tutto questo per l'autonomia del Paese? Il gruppo Volkswagen si appresta a tagliare 35 mila dipendenti in Germania entro il 2030, allo scopo di adattarsi alla stagnazione del mercato europeo e alla riduzione delle esportazioni dal Vecchio Continente in Cina. Ma la Cina non è solo un luogo di approvvigionamento per i costruttori europei? Ecco perché gli economisti stanno sollevando qualche dubbio sulla lungimiranza dei piani per la Cina dei colossi industriali europei.