VoceDiVenezia
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La protesta bolognese che era scoppiata da una settimana ha culminato nella guerriglia urbana più caotica della stagione: bombe carta, idranti, fumogeni, cassonetti e materiali dei cantieri usati per costruire barricate. La decisione del Governo di non spostare la partita della Virtus contro il Maccabi Tel Aviv al PalaDozza è stata un punto di svolta, poiché molti manifestanti erano alla ricerca di una vittoria simbolica.
Mentre le forze dell'ordine cercavano di reprimere i manifestanti con lacrimogeni e fumogeni, il corteo si era diviso in vari tronconi, e alcuni cantieri vicini al palazzetto dello sport erano stati sgomberati dal Comune. I manifestanti però continuavano a lanciare bombe carta, anche se senza esito. La situazione è stata sempre più caotica, con numerose auto danneggiate e alcuni cassonetti dati alle fiamme.
Un punto di massima tensione si era verificato quando il corteo aveva raggiunto l'imbocco della via Lame, una delle strade che conduce al palazzetto dello sport. In quel momento, i manifestanti avevano iniziato a lanciare bombe carta e la polizia aveva azionato gli idranti per disperdere il corteo.
La situazione è stata sempre più surreale, con molti posti vuoti di spettatori e alcuni esercizi commerciali chiusi. La serata ha visto anche una larga fetta del centro della città trasformarsi in uno scenario di guerriglia urbana, con la polizia che cercava di mantenere l'ordine. Anche gli abitanti della zona hanno sofferto, poiché molti studenti non sono riusciti a tornare a casa.
Di fatto, la decisione del Governo di non spostare la partita è stata un fattore che ha contribuito a rinfocolare le polemiche, soprattutto fra il Comune e il governo. La situazione è destinata a rimanere incerta per il momento, con molti dubbi sulla gestione della crisi.
Mentre le forze dell'ordine cercavano di reprimere i manifestanti con lacrimogeni e fumogeni, il corteo si era diviso in vari tronconi, e alcuni cantieri vicini al palazzetto dello sport erano stati sgomberati dal Comune. I manifestanti però continuavano a lanciare bombe carta, anche se senza esito. La situazione è stata sempre più caotica, con numerose auto danneggiate e alcuni cassonetti dati alle fiamme.
Un punto di massima tensione si era verificato quando il corteo aveva raggiunto l'imbocco della via Lame, una delle strade che conduce al palazzetto dello sport. In quel momento, i manifestanti avevano iniziato a lanciare bombe carta e la polizia aveva azionato gli idranti per disperdere il corteo.
La situazione è stata sempre più surreale, con molti posti vuoti di spettatori e alcuni esercizi commerciali chiusi. La serata ha visto anche una larga fetta del centro della città trasformarsi in uno scenario di guerriglia urbana, con la polizia che cercava di mantenere l'ordine. Anche gli abitanti della zona hanno sofferto, poiché molti studenti non sono riusciti a tornare a casa.
Di fatto, la decisione del Governo di non spostare la partita è stata un fattore che ha contribuito a rinfocolare le polemiche, soprattutto fra il Comune e il governo. La situazione è destinata a rimanere incerta per il momento, con molti dubbi sulla gestione della crisi.