VoceDiCampobasso
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La Procura di Venezia ha chiuso le indagini sull'incidente del bus di Mestre del 3 ottobre del 2023, in cui 22 persone hanno perso la vita. I sette indagati, tutti funzionari e dirigenti del Comune di Venezia, devono rispondere per "negligenza, imprudenza e imperizia" nel non aver programmato, promosso e attivato controlli costanti sullo stato della barriera stradale.
Secondo le indagini, la dinamica dell'incidente è stata determinata dalla mancanza di sistemi di contenimento sulla carreggiata, che ha permesso all'autobus di continuare ad urtare il guardrail per 50 metri prima di infilarsi nella breccia della barriera. "La mancanza di controlli e la disponibilità di strumenti tecnici e finanziari hanno contribuito a mantenere una situazione di pericolo strutturale", sostiene il fascicolo.
I sette indagati devono rispondere per un presunto disinteresse e mancanza di attenzione verso la sicurezza del comune, nonostante la disponibilità di mezzi tecnici e finanziari per intervenire. La Procura ha chiesto a tutti i coinvolti di presentarsi alle indagini.
La vicenda è stata definita "una delle più gravi" della storia recente dell'autostrada A4, che collega Mestre a Venezia. I familiari delle vittime hanno condannato la mancanza di controlli e la scarsa sicurezza del comune.
La questione della manutenzione della barriera stradale è stata oggetto di molte critiche negli ultimi anni, con molti cittadini che hanno denunciato la presenza di crepe e danni alla struttura. L'autorità locale ha promesso di prendere misure urgenti per migliorare la sicurezza della strada.
La Procura di Venezia ha richiesto l'indagine ai funzionari del Comune, tra cui il responsabile delle infrastrutture e il direttore dell'autonomia. La vicenda è stata definita "un episodio disastroso" che potrebbe essere prevenuto con la giusta attenzione alla sicurezza della strada.
La questione della manutenzione della barriera stradale è tornata al centro dell'attenzione dopo l'incidente del bus, con molti cittadini che hanno chiesto una maggiore trasparenza e responsabilità nell'amministrazione locale.
Secondo le indagini, la dinamica dell'incidente è stata determinata dalla mancanza di sistemi di contenimento sulla carreggiata, che ha permesso all'autobus di continuare ad urtare il guardrail per 50 metri prima di infilarsi nella breccia della barriera. "La mancanza di controlli e la disponibilità di strumenti tecnici e finanziari hanno contribuito a mantenere una situazione di pericolo strutturale", sostiene il fascicolo.
I sette indagati devono rispondere per un presunto disinteresse e mancanza di attenzione verso la sicurezza del comune, nonostante la disponibilità di mezzi tecnici e finanziari per intervenire. La Procura ha chiesto a tutti i coinvolti di presentarsi alle indagini.
La vicenda è stata definita "una delle più gravi" della storia recente dell'autostrada A4, che collega Mestre a Venezia. I familiari delle vittime hanno condannato la mancanza di controlli e la scarsa sicurezza del comune.
La questione della manutenzione della barriera stradale è stata oggetto di molte critiche negli ultimi anni, con molti cittadini che hanno denunciato la presenza di crepe e danni alla struttura. L'autorità locale ha promesso di prendere misure urgenti per migliorare la sicurezza della strada.
La Procura di Venezia ha richiesto l'indagine ai funzionari del Comune, tra cui il responsabile delle infrastrutture e il direttore dell'autonomia. La vicenda è stata definita "un episodio disastroso" che potrebbe essere prevenuto con la giusta attenzione alla sicurezza della strada.
La questione della manutenzione della barriera stradale è tornata al centro dell'attenzione dopo l'incidente del bus, con molti cittadini che hanno chiesto una maggiore trasparenza e responsabilità nell'amministrazione locale.