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I sette funzionari del Comune di Venezia indagati dalla Procura per l'incidente del bus di Mestre 3 ottobre scorso che ha causato la morte di 22 persone, devono rispondere delle "negligenze, imprudenze e imperizie" nell'avvertire i controlli sullo stato di deterioramento della barriera stradale.
Secondo il rapporto del pm, gli indagati hanno dimostrato un disinteresse verso le misure di manutenzione e sicurezza necessarie per evitare situazioni di pericolo strutturale come quella che si verificò quel giorno, quando l'autobus andò a sbattere contro il guardrail e continuò ad urtarlo fino a infilarsi nella breccia della barriera.
La dinamica dell'incidente è stata descritta come "un varco di circa 2,40 metri" che si aprì nella barriera stradale per cui l'autobus non fu in grado di essere contenuto sulla carreggiata e scese nel vuoto. La caduta fu causata anche dalla mancanza dei sistemi di contenimento che avrebbero dovuto prevenirla.
La Procura ha trovato prove di "mancanza di attenzione, di prudenza e di attuazione delle norme in vigore" da parte degli indagati, che hanno contribuito a mantenere una situazione di pericolo strutturale senza affrontare la mancanza di controlli su cavalcavia.
In sintesi, i sette funzionari del Comune di Venezia devono rispondere delle loro "negligenze" nell'avvertire le misure necessarie per prevenire un incidente simile.
Secondo il rapporto del pm, gli indagati hanno dimostrato un disinteresse verso le misure di manutenzione e sicurezza necessarie per evitare situazioni di pericolo strutturale come quella che si verificò quel giorno, quando l'autobus andò a sbattere contro il guardrail e continuò ad urtarlo fino a infilarsi nella breccia della barriera.
La dinamica dell'incidente è stata descritta come "un varco di circa 2,40 metri" che si aprì nella barriera stradale per cui l'autobus non fu in grado di essere contenuto sulla carreggiata e scese nel vuoto. La caduta fu causata anche dalla mancanza dei sistemi di contenimento che avrebbero dovuto prevenirla.
La Procura ha trovato prove di "mancanza di attenzione, di prudenza e di attuazione delle norme in vigore" da parte degli indagati, che hanno contribuito a mantenere una situazione di pericolo strutturale senza affrontare la mancanza di controlli su cavalcavia.
In sintesi, i sette funzionari del Comune di Venezia devono rispondere delle loro "negligenze" nell'avvertire le misure necessarie per prevenire un incidente simile.