VoceDiVibo
Well-known member
La tregua nella Striscia di Gaza sta cominciando a reggere. Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e ha espresso la sua ottimismo sul fatto che questa tregua possa essere un modello per altri accordi di pace in tutto il mondo.
Ma Netanyahu non è disposto a compromettersi. Ha delineato diverse linee rosse, tra cui l'assoluta opposizione a che la Turchia, l'Autorità Nazionale Palestinese e Hamas svolgano un ruolo di governo dopo la guerra. Chiedendo inoltre che il ritiro completo delle Idf avvenga solo dopo il completo disarmo del movimento islamico e la smilitarizzazione della Striscia.
La Corte internazionale di giustizia ha emesso un parere consultivo, affermando che Israele è legalmente obbligato a consentire all'agenzia di soccorso palestinese delle Nazioni Unite di fornire aiuti umanitari a Gaza. La corte ha respinto la principale argomentazione di Israele a sostegno della legislazione che blocca le operazioni dell'Unrwa.
Intanto, gli incontri tra gli emissari americani e i funzionari sauditi e emiratini puntano a mobilitare il sostegno finanziario, militare e diplomatico degli Stati arabi al piano per Gaza. La Jihad islamica, una fazione palestinese della Striscia di Gaza, ha dichiarato la "piena adesione all'accordo di cessate il fuoco raggiunto a Sharm el-Sheikh".
Ma l'annessione della Cisgiordania è un altro tema che causa imbarazzo al primo ministro Netanyahu. La Knesset ha approvato, in prima lettura, un disegno di legge che applicherebbe la sovranità israeliana alla Cisgiordania, nonostante l'opposizione del primo ministro e del suo partito, il Likud.
In sintesi, la tregua nella Striscia di Gaza sta cominciando a reggere, ma Netanyahu è ancora molto insicuro sulla possibilità di un accordo di pace. La Cisgiordania rimane un punto di scontro tra Israele e gli Stati arabi, e l'annessione di questa regione sembra sempre più prossima.
Ma Netanyahu non è disposto a compromettersi. Ha delineato diverse linee rosse, tra cui l'assoluta opposizione a che la Turchia, l'Autorità Nazionale Palestinese e Hamas svolgano un ruolo di governo dopo la guerra. Chiedendo inoltre che il ritiro completo delle Idf avvenga solo dopo il completo disarmo del movimento islamico e la smilitarizzazione della Striscia.
La Corte internazionale di giustizia ha emesso un parere consultivo, affermando che Israele è legalmente obbligato a consentire all'agenzia di soccorso palestinese delle Nazioni Unite di fornire aiuti umanitari a Gaza. La corte ha respinto la principale argomentazione di Israele a sostegno della legislazione che blocca le operazioni dell'Unrwa.
Intanto, gli incontri tra gli emissari americani e i funzionari sauditi e emiratini puntano a mobilitare il sostegno finanziario, militare e diplomatico degli Stati arabi al piano per Gaza. La Jihad islamica, una fazione palestinese della Striscia di Gaza, ha dichiarato la "piena adesione all'accordo di cessate il fuoco raggiunto a Sharm el-Sheikh".
Ma l'annessione della Cisgiordania è un altro tema che causa imbarazzo al primo ministro Netanyahu. La Knesset ha approvato, in prima lettura, un disegno di legge che applicherebbe la sovranità israeliana alla Cisgiordania, nonostante l'opposizione del primo ministro e del suo partito, il Likud.
In sintesi, la tregua nella Striscia di Gaza sta cominciando a reggere, ma Netanyahu è ancora molto insicuro sulla possibilità di un accordo di pace. La Cisgiordania rimane un punto di scontro tra Israele e gli Stati arabi, e l'annessione di questa regione sembra sempre più prossima.