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Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha tornato a parlare di quello che accadde davanti ai cancelli dell'ex Ilva durante le agitazioni sindacali. Secondo lui, ci sarebbe stata una discussione animata tra i delegati della Fiom e quelli della Uil, anche con degli insulti, ma senza pressioni di alcun genere.
Invece, il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, afferma che la storia è diversa. Riferisce di aver ricevuto una chiamata da Landini e gli ha chiarito che i suoi delegati non sono stati solo discussi, ma anche picchiati. "Due delegati della Uil vennero ricoverati in ospedale con prognosi da dieci a venti giorni", sottolinea Bombardieri.
La cosa più grave è che secondo Bombardieri, Landini continua a parlare di una discussione animata senza mai menzionare le conseguenze fisiche degli agiti. "Non accettiamo intimidazioni da parte di nessuno", spiega. E aggiunge che il ruolo di Lotta Comunista all'interno dell'azienda e del rapporto con le organizzazioni sindacali deve essere chiarito, soprattutto in quanto a Genova.
Il presidente della Uilm ha anche denunciato un clima di intimidazione che dilaga anche in altre fabbriche genovesi. "È intollerabile e mostra quanto stia scadendo un certo modo di fare sindacato", dice.
Invece, il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, afferma che la storia è diversa. Riferisce di aver ricevuto una chiamata da Landini e gli ha chiarito che i suoi delegati non sono stati solo discussi, ma anche picchiati. "Due delegati della Uil vennero ricoverati in ospedale con prognosi da dieci a venti giorni", sottolinea Bombardieri.
La cosa più grave è che secondo Bombardieri, Landini continua a parlare di una discussione animata senza mai menzionare le conseguenze fisiche degli agiti. "Non accettiamo intimidazioni da parte di nessuno", spiega. E aggiunge che il ruolo di Lotta Comunista all'interno dell'azienda e del rapporto con le organizzazioni sindacali deve essere chiarito, soprattutto in quanto a Genova.
Il presidente della Uilm ha anche denunciato un clima di intimidazione che dilaga anche in altre fabbriche genovesi. "È intollerabile e mostra quanto stia scadendo un certo modo di fare sindacato", dice.