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Il mese di dicembre sta per portare con sé una lunga fase anomala del meteo. Dopo la pausa invernale del mese precedente, l'Italia si troverà a subire le conseguenze di un anticiclone africano che si stabilirà sul territorio nazionale, almeno fino alla metà del mese.
Gli esperti parlano di "anomalia climatica" e prevedono una vasta area di alta pressione che blocherà qualsiasi perturbazione atmosferica atlantica o irruzione di aria fredda proveniente dal Polo Nord. Questo vasto anticiclone si rinforzerà ulteriormente il 9 dicembre, portando con sé temperature anomale con picchi superiorei di 10°C rispetto alle medie del periodo.
La zona più interessata sarà l'area montana, dove lo zero termico si schizzerà a 3.500 metri e la situazione sarà più vicina alla primavera che all'inverno. Il Sud e le due Isole Maggiori saranno le zone più calde, con valori massimi fino a 20°C.
Per il fine settimana del 13-14 dicembre l'anticiclone africano continuerà a dominare la scena, portando cieli sereni o poco nuvolosi e un clima invernale. Le anomalie termiche maggiori si registreranno sulle montagne e al Centro-Sud, mentre le pianure del Nord risucheranno a foschie intense e banchi di nebbia che limiteranno la visibilità.
Le zone più a rischio per riduzioni della visibilità saranno la bassa Lombardia, Emilia Romagna, basso Veneto e zone interne del Centro. Tuttavia, gli esperti dicono che dovremmo aspettare probabilmente il 18-20 dicembre per vedere un deciso cambiamento meteo.
Per ora, l'anticiclone africano sembra avere la meglio, ma le previsioni sono soggettive e potrebbero cambiare con nuovi aggiornamenti.
Gli esperti parlano di "anomalia climatica" e prevedono una vasta area di alta pressione che blocherà qualsiasi perturbazione atmosferica atlantica o irruzione di aria fredda proveniente dal Polo Nord. Questo vasto anticiclone si rinforzerà ulteriormente il 9 dicembre, portando con sé temperature anomale con picchi superiorei di 10°C rispetto alle medie del periodo.
La zona più interessata sarà l'area montana, dove lo zero termico si schizzerà a 3.500 metri e la situazione sarà più vicina alla primavera che all'inverno. Il Sud e le due Isole Maggiori saranno le zone più calde, con valori massimi fino a 20°C.
Per il fine settimana del 13-14 dicembre l'anticiclone africano continuerà a dominare la scena, portando cieli sereni o poco nuvolosi e un clima invernale. Le anomalie termiche maggiori si registreranno sulle montagne e al Centro-Sud, mentre le pianure del Nord risucheranno a foschie intense e banchi di nebbia che limiteranno la visibilità.
Le zone più a rischio per riduzioni della visibilità saranno la bassa Lombardia, Emilia Romagna, basso Veneto e zone interne del Centro. Tuttavia, gli esperti dicono che dovremmo aspettare probabilmente il 18-20 dicembre per vedere un deciso cambiamento meteo.
Per ora, l'anticiclone africano sembra avere la meglio, ma le previsioni sono soggettive e potrebbero cambiare con nuovi aggiornamenti.