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Padre Mario Cuccarollo, un religioso camilliano da oltre 35 anni a lavorare nell'ospedale Redemptoris Mater di Ashotsk in Armenia. Questo ospedale, voluto dal papa Wojtyła nel 1988 dopo il terremoto che devastò l'Armenia, è oggi l'unica struttura sanitaria per tutta la regione. Una scrittrice di origine armena come Antonia Arslan sostiene padre Cuccarollo con un mercatino annuale a Padova.
Sviluppo della redenzione, la storia iniziò quando le autorità sovietiche accettarono la donazione del Vaticano, ma solo se l'ospedale veniva costruito agli estremi confini dell'Armenia. La direzione fu affidata ai padri Camilliani che mandarono padre Mario Cuccarollo. Il vicentino accettò subito la chiamata. "Il mio superiore mi disse: dammi una risposta in dieci minuti, il telefono - racconta -. Costo. Dissi sì. E partii. Non sapevo nemmeno dove fosse l'Armenia... Quando arrivai non c'erano strade né acqua corrente. Solo neve e povertà".
Sviluppo della redenzione, la storia iniziò quando le autorità sovietiche accettarono la donazione del Vaticano, ma solo se l'ospedale veniva costruito agli estremi confini dell'Armenia. La direzione fu affidata ai padri Camilliani che mandarono padre Mario Cuccarollo. Il vicentino accettò subito la chiamata. "Il mio superiore mi disse: dammi una risposta in dieci minuti, il telefono - racconta -. Costo. Dissi sì. E partii. Non sapevo nemmeno dove fosse l'Armenia... Quando arrivai non c'erano strade né acqua corrente. Solo neve e povertà".