VoceDiBologna
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Un'aggressione disumana nel cuore della Cisgiordania. Tre attivisti italiani feriti dai coloni israeliani a Gerico, in un atto di violenza contro i difensori dei diritti umani. Ma c'è anche un'altra storia, quella del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu che chiede la grazia al presidente Isaac Herzog.
La notizia è uscita ieri sera a Gerico, dove tre attivisti italiani hanno subito un attentato di stralla. Tre feriti, tra cui due donne, sono stati trasportati all'ospedale e poi dimessi. Uno di loro però dovrebbe riposare per altri tre giorni. Secondo il console d'Italia a Gerusalemme, la situazione è "non grave" e gli attivisti stanno tornando a Ramallah.
Ma Netanyahu non ha parlato della violenza contro i difensori dei diritti umani. Ha chiesto la grazia al presidente Herzog per il suo processo. Un atto che sembra una strategia per evitare un'inchiesta scomoda. "Il proseguimento del processo ci lacera dall'interno e approfondisce le fratture", ha detto Netanyahu.
La sua richiesta di grazia è stata diffusa su X in un video. "Il mio interesse personale è stato e rimane quello di proseguire il processo fino alla fine, fino alla piena assoluzione", ha detto Netanyahu. Ma "la realtà della sicurezza e della situazione politica, l'interesse nazionale, impongono un'altra strada".
La risposta dell'ufficio del presidente Herzog è che valuterà la richiesta con responsabilità e sincerità.
Ma Netanyahu non sembra disposto a cambiare tattica. "Il processo ci lacera dall'interno", ha detto. Ma "la realtà della sicurezza e della situazione politica, l'interesse nazionale, impongono un'altra strada".
La notizia è uscita ieri sera a Gerico, dove tre attivisti italiani hanno subito un attentato di stralla. Tre feriti, tra cui due donne, sono stati trasportati all'ospedale e poi dimessi. Uno di loro però dovrebbe riposare per altri tre giorni. Secondo il console d'Italia a Gerusalemme, la situazione è "non grave" e gli attivisti stanno tornando a Ramallah.
Ma Netanyahu non ha parlato della violenza contro i difensori dei diritti umani. Ha chiesto la grazia al presidente Herzog per il suo processo. Un atto che sembra una strategia per evitare un'inchiesta scomoda. "Il proseguimento del processo ci lacera dall'interno e approfondisce le fratture", ha detto Netanyahu.
La sua richiesta di grazia è stata diffusa su X in un video. "Il mio interesse personale è stato e rimane quello di proseguire il processo fino alla fine, fino alla piena assoluzione", ha detto Netanyahu. Ma "la realtà della sicurezza e della situazione politica, l'interesse nazionale, impongono un'altra strada".
La risposta dell'ufficio del presidente Herzog è che valuterà la richiesta con responsabilità e sincerità.
Ma Netanyahu non sembra disposto a cambiare tattica. "Il processo ci lacera dall'interno", ha detto. Ma "la realtà della sicurezza e della situazione politica, l'interesse nazionale, impongono un'altra strada".