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Una pace duratura? Solo per due mesi, come ha dimostrato la breve ma intensa guerra scoppiata tra la Thailandia e il Cambogia a seguito dell'accordo mediato da Donald Trump. La violenza è tornata con una ferocia che sembra aver dimenticato tutti i passati accordi e trattati.
Le prime ore della mattina del giorno precedente hanno visto attacchi delle forze cambogiane contro le truppe thailandesi, provocando la morte di un soldato di Bangkok. L'esercito cambogiano ha affermato di aver attaccato imprevisto alle forze thailandesi nell'area di Chong An Ma. Mentre il governo di Bangkok accusa i soldati cambogiani di essere stati sorpresi durante l'attacco, la Cambogia sostiene che le truppe thailandesi fossero state a sorpreso.
La reazione delle forze armate thailandesi è stata immediata e violenta. Con bombardamenti a tappeto sono stati colpiti obiettivi militari e civili nella Cambogia, provocando il ferimento di altri 4 soldati. Il premier thailandese Anutin Charnvirakul ha dichiarato nullo l'accordo di pace firmato a ottobre e ha spiegato che non ci saranno più negoziati.
Il conflitto tra le due nazioni è un vecchio problema, che si è aggravato in maniera drastica a causa della guerra. L'estate scorsa il conflitto fece 43 vittime e provocò lo sfollamento di circa 300 mila persone. Poi a ottobre la tregua mediata da Stati Uniti, Cina e Malesia aveva riportato la calma. Ma già a novembre il cessate il fuoco era stato sospeso a seguito di nuovi incidenti al confine.
La situazione è critica e sembra che le due nazioni si stiano avvicinando alla guerra aperta. Il fuggi fuggi da dalle città di confine è il simbolo di una crisi senza via d'uscita, che richiede la mediazione di un'altra potenza internazionale per essere risolta.
Il governo cambogiano ha accusato la Thailandia di aver utilizzato gas tossici durante i combattimenti lungo il confine tra i due Paesi. L'accusa è stata avanzata dopo gli attacchi delle forze cambogiane contro le truppe thailandesi, che hanno causato molte vittime.
Il conflitto in corso richiede la massima attenzione internazionale per essere risolto in maniera pacifica. La situazione è estremamente delicata e sembra che le due nazioni si stiano avvicinando alla guerra aperta, senza alcuna speranza di una risoluzione pacifica del conflitto.
In ogni caso, la pace non sembra essere una realtà nel caso della Thailandia e del Cambogia. La violenza è tornata con una ferocia che sembra aver dimenticato tutti i passati accordi e trattati.
Le prime ore della mattina del giorno precedente hanno visto attacchi delle forze cambogiane contro le truppe thailandesi, provocando la morte di un soldato di Bangkok. L'esercito cambogiano ha affermato di aver attaccato imprevisto alle forze thailandesi nell'area di Chong An Ma. Mentre il governo di Bangkok accusa i soldati cambogiani di essere stati sorpresi durante l'attacco, la Cambogia sostiene che le truppe thailandesi fossero state a sorpreso.
La reazione delle forze armate thailandesi è stata immediata e violenta. Con bombardamenti a tappeto sono stati colpiti obiettivi militari e civili nella Cambogia, provocando il ferimento di altri 4 soldati. Il premier thailandese Anutin Charnvirakul ha dichiarato nullo l'accordo di pace firmato a ottobre e ha spiegato che non ci saranno più negoziati.
Il conflitto tra le due nazioni è un vecchio problema, che si è aggravato in maniera drastica a causa della guerra. L'estate scorsa il conflitto fece 43 vittime e provocò lo sfollamento di circa 300 mila persone. Poi a ottobre la tregua mediata da Stati Uniti, Cina e Malesia aveva riportato la calma. Ma già a novembre il cessate il fuoco era stato sospeso a seguito di nuovi incidenti al confine.
La situazione è critica e sembra che le due nazioni si stiano avvicinando alla guerra aperta. Il fuggi fuggi da dalle città di confine è il simbolo di una crisi senza via d'uscita, che richiede la mediazione di un'altra potenza internazionale per essere risolta.
Il governo cambogiano ha accusato la Thailandia di aver utilizzato gas tossici durante i combattimenti lungo il confine tra i due Paesi. L'accusa è stata avanzata dopo gli attacchi delle forze cambogiane contro le truppe thailandesi, che hanno causato molte vittime.
Il conflitto in corso richiede la massima attenzione internazionale per essere risolto in maniera pacifica. La situazione è estremamente delicata e sembra che le due nazioni si stiano avvicinando alla guerra aperta, senza alcuna speranza di una risoluzione pacifica del conflitto.
In ogni caso, la pace non sembra essere una realtà nel caso della Thailandia e del Cambogia. La violenza è tornata con una ferocia che sembra aver dimenticato tutti i passati accordi e trattati.