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Una sentenza europea che sembra essere stata ignorata dallo Sportivo Europeo, è il pretesto per un gruppo di proprietari del calcio italiano che chiedono una riparazione straordinaria. L'A22 Sports Management, la società che ha preso le redini della Superlega e che adesso fa capo al Real Madrid, ha avviato un procedimento legale contro l'Uefa per ottenere il risarcimento dei danni pari a 4,5 miliardi di euro.
La sentenza in questione è stata emessa dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea nel dicembre 2023. Secondo la Cgue, lo Sportivo Europeo ha abusato della sua posizione dominante nell'applicazione delle normative europee del calcio. La decisione della Cgue è stata confermata anche dalla Corte d'appello spagnola.
L'A22 si aspettava che il progetto Unify League interessasse l'Uefa soprattutto per la piattaforma tecnologica che ne è alla base e che promette di trasmettere le partite in diretta nelle case di tutto il mondo. Ma così non è stato. Di conseguenza, l'A22 ha deciso di rivolgersi alle autorità europee con una richiesta stratosferica di risarcimento.
La situazione si complica quando si considera che l'A22 ha già modificato il progetto Unify League con tre aggiornamenti: un miglioramento del formato, una modernizzazione della governance e l'implementazione della piattaforma di streaming. Ma nonostante tutto, l'Uefa sembra aver ignorato la decisione della Cgue.
La richiesta stratosferica di risarcimento da parte dell'A22 sembra essere il risultato di un calcolo basato su una valutazione dei danni subiti a causa della mancata adesione all'accordo europeo. La società sembra aver calcolato che l'Uefa abbia avuto una guadagnata di 4,5 miliardi di euro senza rispettare le normative europee.
La situazione è quindi complessa e si potrebbe parlare di un errore grave da parte dell'Uefa. La società italiano sembra aver trovato un pretesto per rivolgersi alle autorità europee con una richiesta stratosferica di risarcimento, ma la vera questione rimane quella della responsabilità dell'Uefa nel mancata rispetto delle normative europee.
La sentenza in questione è stata emessa dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea nel dicembre 2023. Secondo la Cgue, lo Sportivo Europeo ha abusato della sua posizione dominante nell'applicazione delle normative europee del calcio. La decisione della Cgue è stata confermata anche dalla Corte d'appello spagnola.
L'A22 si aspettava che il progetto Unify League interessasse l'Uefa soprattutto per la piattaforma tecnologica che ne è alla base e che promette di trasmettere le partite in diretta nelle case di tutto il mondo. Ma così non è stato. Di conseguenza, l'A22 ha deciso di rivolgersi alle autorità europee con una richiesta stratosferica di risarcimento.
La situazione si complica quando si considera che l'A22 ha già modificato il progetto Unify League con tre aggiornamenti: un miglioramento del formato, una modernizzazione della governance e l'implementazione della piattaforma di streaming. Ma nonostante tutto, l'Uefa sembra aver ignorato la decisione della Cgue.
La richiesta stratosferica di risarcimento da parte dell'A22 sembra essere il risultato di un calcolo basato su una valutazione dei danni subiti a causa della mancata adesione all'accordo europeo. La società sembra aver calcolato che l'Uefa abbia avuto una guadagnata di 4,5 miliardi di euro senza rispettare le normative europee.
La situazione è quindi complessa e si potrebbe parlare di un errore grave da parte dell'Uefa. La società italiano sembra aver trovato un pretesto per rivolgersi alle autorità europee con una richiesta stratosferica di risarcimento, ma la vera questione rimane quella della responsabilità dell'Uefa nel mancata rispetto delle normative europee.