La mia inchiesta ha seguito le tracce di un caso millenario, ovvero il ritrovamento dell'antica sepoltura di San Nicola a Demre in Turchia. Un esploratore archeologico ha individuato la pavimentazione originaria della chiesa dove Nicola aveva officiato, aprire nuove piste sulla storia del vescovo del IV secolo e vescovo dell'antica Myra.
Il santo è legato a un mito globale che si fa ogni anno più suggestivo con l'avvicinarsi del 25 dicembre. Il gesto più celebre di Nicola, ovvero quello di lasciare monete d'oro di nascosto nelle case di chi era in difficoltà, ha alimentato una tradizione di regali notturni che l'Europa del Nord ha trasformato in un rito invernale. La storia del vescovo è intrecciata a miracoli e tradizioni popolari.
La scoperta archeologica riapre un caso millenario, poiché parte dell'edificio della chiesa è oggi parzialmente sommersa dall'innalzamento del mare, ostacolando ogni ulteriore indagine. Secondo gli esperti della Soprintendenza ai Beni culturali di Antalya, non è escluso che frammenti di reliquie siano ancora nascosti tra le murature antiche.
I resti del santo sono arrivati in Italia dall'XI secolo, quando i cristiani d'Occidente temevano di perdere il controllo sul luogo sacro. I marinai di Bari decisero di "mettere in salvo" le reliquie portandole nella loro città. La storia del santo è diventata simbolo di carità e protezione, protagonista di racconti popolari che spaziano da miracoli marittimi a episodi più cupi.
La scoperta non risolve il mistero, ma aggiunge un tassello importante: quello che "disegna" il luogo dove tutto era cominciato. Un punto sulla mappa che, come spesso accade con la storia, non risolve i miti. Anzi, li complica. La mia inchiesta continua a seguire le tracce di San Nicola, esplorando il fascino del suo mito e l'identità culturale che lo circonda.
Il santo è legato a un mito globale che si fa ogni anno più suggestivo con l'avvicinarsi del 25 dicembre. Il gesto più celebre di Nicola, ovvero quello di lasciare monete d'oro di nascosto nelle case di chi era in difficoltà, ha alimentato una tradizione di regali notturni che l'Europa del Nord ha trasformato in un rito invernale. La storia del vescovo è intrecciata a miracoli e tradizioni popolari.
La scoperta archeologica riapre un caso millenario, poiché parte dell'edificio della chiesa è oggi parzialmente sommersa dall'innalzamento del mare, ostacolando ogni ulteriore indagine. Secondo gli esperti della Soprintendenza ai Beni culturali di Antalya, non è escluso che frammenti di reliquie siano ancora nascosti tra le murature antiche.
I resti del santo sono arrivati in Italia dall'XI secolo, quando i cristiani d'Occidente temevano di perdere il controllo sul luogo sacro. I marinai di Bari decisero di "mettere in salvo" le reliquie portandole nella loro città. La storia del santo è diventata simbolo di carità e protezione, protagonista di racconti popolari che spaziano da miracoli marittimi a episodi più cupi.
La scoperta non risolve il mistero, ma aggiunge un tassello importante: quello che "disegna" il luogo dove tutto era cominciato. Un punto sulla mappa che, come spesso accade con la storia, non risolve i miti. Anzi, li complica. La mia inchiesta continua a seguire le tracce di San Nicola, esplorando il fascino del suo mito e l'identità culturale che lo circonda.